Pezzotto e IPTV, i codici su Telegram

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-25

Il Mattino di Napoli racconta oggi che per il Pezzotto e l’IPTV i gestori delle tv pirata in questi giorni – dopo aver subito un rallentamento delle loro attività proprio grazie all’intervento delle forze dell’ordine – stanno diffondendo su Telegram i nuovi codici per far connettere ai canali delle pay-tv i propri clienti. Eppure non tutti …

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Il Mattino di Napoli racconta oggi che per il Pezzotto e l’IPTV i gestori delle tv pirata in questi giorni – dopo aver subito un rallentamento delle loro attività proprio grazie all’intervento delle forze dell’ordine – stanno diffondendo su Telegram i nuovi codici per far connettere ai canali delle pay-tv i propri clienti. Eppure non tutti i «pezzotti» sono riusciti a ripartire, il segnale che gli esperti della polizia postale in molti casi sono riusciti a bloccare i meccanismi delle Iptv. Il nuovo canale si chiama iTruststream ed è stato presentato anche su Youtube.

iptv pezzotto operazione sky - 3

Come abbiamo raccontato attraverso le carte dell’ordinanza, l’organizzazione aveva messo in piedi una vera e propria rete per la gestione della trasmissione dei contenuti acquisti in maniera illecita che si avvaleva di addirittura 90 server e addirittura di un vero e proprio servizio clienti tramite Skype che veniva utilizzato per risolvere i problemi degli utenti. I pagamenti, che avvenivano tramite ricariche su carte PostePay o su conti PayPal intestati agi indagati raggiungono secondo una stima della GdF cifre da capogiro. Si parla di circa 6.500.000 € transitati annualmente (dal 2015) nei conti degli indagati. Una delle persone coinvolte nell’indagine avrebbe – stando agli accertamenti – ritirato tramite bancomat oltre 800mila euro in contanti in un solo anno dai conti di cui era titolare.

Pezzotto, IPTV e Xtream Codes, caccia ai clienti: cosa rischiano
L’organizzazione (La Gazzetta dello Sport, 19 settembre 2019)

Particolarmente interessante il ruolo di XTream Codes, che non solo rappresenta secondo gli inquirenti il pilastro portante quasi dell’intero mercato dell’ IPTV illegale dal momento che su di essa transitano i dati di tutti i server che utilizzano il software (dati come la lista clienti, ad esempio). Ma Xtream Codes ha anche infettato tramite un malware tutte le piattaforme (ovvero le televisioni) che utilizzano il pezzotto. Dal momento che le smart TV sono come dei PC o degli smartphone è possibile infettarle con dei virus, in particolare malware che consentono di prendere il controllo del dispositivo e di tutte le piattaforme che utilizzano il software messo a punto dai due hacker ellenici. Oltre ai siti web e alle risorse informatiche è stato disposto il sequestro di 145 conti PayPal e 50 conti ubicati presso Poste Italiane. Rimangono molti punti di domanda aperti, ad esempio visto il costo dei server e dell’infrastruttura da dove veniva il “capitale iniziale” che ha consentito l’avviamento della società? In che cosa venivano reinvestiti i proventi? A quanto ammontano i guadagni all’estero dei pezzotti?

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