Per Giorgia Meloni se cancellano Porta a Porta è una censura contro di lei

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-03-10

Con il senso istituzionale tipico di chi è  stata ministro con Berlusconi, Giorgia Meloni ha rilasciato oggi una nota sulla sua mancata partecipazione a Porta a Porta causata dalla sospensione della trasmissione: “Poco fa mi è stato comunicato che questa sera ‘Porta a Porta’, trasmissione a cui avrei dovuto partecipare nello spazio dell’intervista politica, non …

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Con il senso istituzionale tipico di chi è  stata ministro con Berlusconi, Giorgia Meloni ha rilasciato oggi una nota sulla sua mancata partecipazione a Porta a Porta causata dalla sospensione della trasmissione: “Poco fa mi è stato comunicato che questa sera ‘Porta a Porta’, trasmissione a cui avrei dovuto partecipare nello spazio dell’intervista politica, non andrà in onda. Rivolgo la mia solidarietà al direttore Bruno Vespa e a tutta la redazione per questa gravissima decisione della Rai, che sceglie di censurare il servizio pubblico in una fase in cui l’informazione dovrebbe invece essere ampia e garantita. Mi chiedo se analoga decisione sarebbe stata presa qualora a essere ospite di Vespa fosse stato un esponente del governo e non dell’opposizione”. Stranamente, Meloni – che qualche giorno fa ha definito Giuseppe Conte “criminale” – non ha rilasciato la nota sui social network: peccato.

giorgia meloni giuseppe conte criminale

La direzione generale della RAI ha invece deciso di non mandare in onda Porta a Porta martedì, mercoledì e giovedì per motivi precauzionali. E anche Bruno Vespa ha protestato: “Nicola Zingaretti è venuto a Porta a Porta nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato. Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiamo avvicinato la persona infetta per più di mezz’ora a meno di un metro di distanza. Questo con Zingaretti non è avvenuto. Non esiste pertanto nessuna ragione sanitaria su cui si fondi il provvedimento”. La RAI in una nota precisa che la scelta di chiudere Porta a Porta è stata “una disposizione aziendale di carattere prudenziale che limita gli accessi è stata adottata nei giorni scorsi dalla Rai con riferimento a tutte le persone che sono state a stretto contatto con soggetti positivi al Coronavirus nei propri studi. Tale disposizione è stata applicata in via cautelare anche a dipendenti e collaboratori che hanno lavorato alla puntata di Porta a Porta di mercoledì scorso”. E aggiunge che “la fiducia dell’azienda nelle capacità professionali di Bruno Vespa, anche rispetto alla emergenza sanitaria in corso, è dimostrata dal fatto che proprio al giornalista sia stata affidata venerdì scorso la prima serata corale sul coronavirus ‘L’Italia unita ce la farà’. La scelta di applicare disposizioni prudenziali, com’è ovvio, è una decisione aziendale totalmente autonoma e indipendente”.

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