E intanto nel PD c’è chi vuole Renzi candidato premier

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-28

Dubbi nel PD sulla fiducia a Cottarelli annunciata da Martina. Intanto c’è chi vuole chiedere a Renzi di riprendere la guida del partito

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Maurizio Martina stamattina ha annunciato che il Partito Democratico unito voterà sì alla fiducia per Carlo Cottarelli, presidente del Consiglio incaricato stamattina da Sergio Mattarella dopo il fallimento del tentativo di Giuseppe Conte. La convinzione di Martina però non pare essere quella di tutto il partito: dal fronte renziano, spiega l’Adn Kronos, arriva uno stop al reggente, anche se per ora affidato all’anonimato.

E intanto nel PD c’è chi vuole Renzi candidato premier

“Una fuga in avanti, dobbiamo discutere e valutare se votare sì alla fiducia a Cottarelli… Che facciamo lo sosteniamo solo noi?”, si comincia a dire. Se ne discuterà domani nei gruppi. Alle 12 sono stati convocati i deputati dem e alle 15 i senatori. E non è escluso che venga convocata a breve una Direzione. “Massimo sostegno al presidente Mattarella, sostegno alla sua iniziativa ma la fiducia è da valutare”. Piuttosto il Pd sta già ovviamente settandosi sulla campagna elettorale estiva. “Gentiloni sarà il nostro front man”, dice un dirigente renziano. Quanto agli assetti, difficile che qualcosa cambi. Non c’è tempo per un congresso, solo per una campagna, che si preannuncia, durissima per i dem. Che pure confidano che le cose potrebbero andare meglio del 4 marzo: “Tanti dei nostri che hanno votato 5 Stelle e li hanno visti pronti ad andare con la Lega, potrebbero tornare indietro. Poi ci sarà qualcuno che ci accuserà di non aver provato a fare il governo con i 5 Stelle, certo. Ma l’aver tenuto la schiena dritta, visto tutto quello che è successo, potrebbe invece premiarci”.

matteo renzi maurizio martina

Intanto però c’è chi evoca Renzi; l’europarlamentare PD Enrico Gasbarra in una nota stampa auspica il suo ritorno in campo per guidare il fronte alle elezioni: “Bisogna portare il Paese fuori dal pantano in cui Lega e 5 Stelle ci hanno messo. Ad una situazione straordinaria si risponde con azioni straordinarie. E’ tempo di convocare Direzione e Assemblea per azzerare il dibattito interno e chiedere, tutti insieme, a Matteo Renzi di riprendere la guida del partito. L’Italia viene prima di tutto”. E Michele Anzaldi gli fa eco: “Chiedere a Renzi di riprendere la guida del Pd, in una fase sociale ed istituzionale così delicata? Le riflessioni dell’europarlamentare Enrico Gasbarra, che ha alle spalle anni di ruoli di primo piano da amministratore a Roma, andrebbero lette e considerate con grande attenzione”.

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