Patrizia Brescia: vi faccio vedere come perde il posto un'assessora M5S

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-11-17

Per evitare di farla sfiduciare dal Consiglio Municipale la Presidente del III Municipio Roberta Capoccioni (M5S) ha ritirato le deleghe all’assessora ai Lavori Pubblici che nei giorni scorsi si era dichiarata “non competente” a proposito della realizzazione di due rotatorie. Una storia fantastica, tutta a 5 Stelle

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L’architetta Patrizia Brescia era stata l’ultima assessora nominata (ad inizio agosto) dalla presidente del Terzo Municipio di Roma, Roberta Capoccioni del MoVimento 5 Stelle che le aveva affidato dal delega ai Lavori Pubblici, Mobilità e Periferie. La Brescia è anche la prima a dover lasciare la giunta municipale, proprio per decisione della stessa Capoccioni che l’ha rimossa dall’incarico a poco più di tre mesi di distanza.

patrizia brescia terzo municipio revoca dimissioni
Due giorni fa l’assessora Brescia annunciava che non si sarebbe dimessa, perché stava lavorando per il futuro del Terzo Municipio

Nessuna trasparenza e quella strana mancanza di competenze

Il motivo è che in questi tre mesi la Brescia non è riuscita a lasciare il segno nell’amministrazione del municipio situato nel quadrante Nord Est della Capitale e che comprende i quartieri di Montesacro e Settebagni. Anzi, a dirla tutta dal momento che per ben otto volte l’assessora si è rifiutata di presentarsi in Commissione Trasparenza (anche dopo che la Presidente le aveva proposto di scegliere una data che le andasse bene per andare a riferire in Commissione) Patrizia Brescia è stata giudicata “inadempiente” dalle opposizioni che infatti si stavano preparando a sfiduciarla in Aula al prossimo Consiglio. Proprio sul caso della Brescia la Presidente della Commissione Trasparenza Giordana Petrella (FdI) ha dichiarato in una nota che

In merito alla vicenda dell’assessore inadempiente Brescia e la sua ripetuta latitanza in Commissione Trasparenza, richiesta per ben 8 volte, i grillini provano a metterci una toppa ma il grande buco rimane. Solo dopo la denuncia di Fratelli d’Italia la presidente del Municipio III ha ritirato le deleghe all’assessore ai Lavori pubblici e Trasporti. Un provvedimento tardivo quello della Capoccioni, avremmo infatti preferito che i grillini dessero risposte ai cittadini anziché fare melina senza presentarsi in commissione e senza rispondere ai nostri quesiti in materia di viabilità ed opere pubbliche. È chiaro che la presidente ha scelto di ritirare le deleghe all’ex assessore Brescia prima che la nostra mozione di sfiducia arrivasse in Aula, così per evitare figuracce davanti a tutti i cittadini. Ma l’incapacità dei grillini a governare il territorio, dal Campidoglio ai municipi, è fin troppo evidente e la toppa è peggio del buco.

Era infatti da diverso tempo che la Brescia era sotto attacco da parte delle opposizioni, non è bastato che l’assessora si presentasse ieri in Comissione. Ma le questioni irrisolte dall’attività amministrativa dell’assessora ai Lavori Pubblici vanno ben oltre l’assenteismo in Commissione (e la mancanza di trasparenza già fatta registrare in altri Municipi retti dal M5S). Qualche tempo fa la Brescia infatti ha motivato la sua assenza spiegando che “non competente in materia” a proposito dell’oggetto della discussione.


Si dà il caso però che sul tappeto ci fosse la questione della realizzazione di due rotatorie sulla Bufalotta (in corrispondenza del viadotto dei Presidenti e di via di Settebagni) e sembra davvero strano che l’assessora ai Lavori Pubblici con delega ai trasporti e alla mobilità reputi di non essere competente sull’argomento. C’è da dire però che la Presidente Capoccioni aveva definito quelle due rotatorie “interventi non prioritari” benché si trattasse di due opere che erano già state finanziate. Forse la linea sulla questione la dettava proprio la Capoccioni, ma allora a che serve un assessore ai Lavori Pubblici?
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L’atto di revoca delle deleghe all’assessora ai Lavori Pubblici del Terzo Municipio Patrizia Brescia

Ma i problemi che l’ex- assessora ai LLPP non ha risolto sono nulla in confronto a quelli che non ha affrontato, Paolo Emilio Marchionne, Capogruppo PD al III Municipio denuncia in una nota la totale mancanza di innerventi nella manutenzione della rete viaria perché da ottobre il Municipio è sprovvisto del servizio di manutenzione ordinaria, con la conseguenza che non è possibile ad esempio fare interventi relativamente semplici come tappare una buca. Marchionne aggiunge anche che da quando il M5S è al governo del Municipio è stata bloccata anche la realizzazione di opere già finanziate tra le quali il rifacimento di piazza Menenio Agrippa, il ponte ciclopedonale sull’Aniene, gli interventi di completamento della metro B1. Senza contare – aggiunge il Capogruppo PD – “gli interventi di ristrutturazione straordinaria di sei plessi scolastici, le cui gare di appalto erano assegnate già in estate” che sono iniziati solo ora, con le scuole già aperte. Le opposizioni sostengono quindi che la mossa di ritirare le deleghe alla Brescia consenta ai Cinque Stelle di evitare di subire l’onta di vedere l’assessora sfiduciata in Aula, ma la Brescia commenta invece addossando ad altri le responsabilità del suo operato, ad esempio al fatto di non avere autonomia decisionale e di non ricevere la posta:

non sono mai stata messa nelle condizioni di poter svolgere il ruolo di assessore. Se non ti girano la posta, non ti danno accesso agli atti e ai documenti, o non hai quel minimo di autonomia che il ruolo necessita, tanto vale che la presidente faccia tutto da sola. Sono il primo assessore a Roma che viene fatto fuori su richiesta scritta delle opposizioni.

L’ex assessora sembra lamentarsi in particolare del fatto che la Presidente voglia fare tutto da sola senza trasferire effettivamente le deleghe ai suoi collaboratori ed assessori. Questo commento sembrerebbe dare adito alle voci che in realtà più che alle opposizioni la rimozione di Patrizia Brescia possa essere dovuta ad una guerra interna al M5S. Guerra che però ha l’unico effetto di paralizzare la macchina amministrativa. Roberta Capoccioni non demorde e, annunciando di aver già trovato una nuova assessora, motiva così la revoca dell’incarico a Patrizia Brescia:

Ho deciso di ritirare le deleghe all’Architetto Patrizia Brescia in quanto pur essendo persona molto capace nel suo lavoro non è risultata compatibile con il ruolo di assessore. Ho già individuato la persona che potrebbe sostituirla e sto procedendo con il controllo della documentazione. La nuova Assessora, oltre alle imprescindibili competenze avrà una adeguata capacità d’ascolto per potersi rapportare e confrontare con gli uffici tecnici, tutti i consiglieri ed i cittadini, cosa questa che purtroppo è stata carente con la Brescia

Leggi sull’argomento: La meravigliosa figuraccia dei grillini sui fondi ai disabili nel XII Municipio

Foto di copertina credits: Alessandro Pino
 

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