Paolo Cosenza: i 100mila euro alla Lega dall’imprenditore di Pozzuoli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-12

Centomila euro, in un’unica tranche, pagati un anno fa. Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Andrea Palladino racconta la storia dei soldi al Carroccio dalla Coseco S.R.L

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Paolo Cosenza, imprenditore campano, membro di una delle famiglie più potenti di Pozzuoli, è il principale finanziatore, per il 2019, della Lega per Salvini Premier. Centomila euro, in un’unica tranche, pagati un anno fa. Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Andrea Palladino racconta la storia dei soldi al Carroccio dalla Coseco S.R.L.:

La sua società, la Coseco srl, ha effettivamente avuto un crollo negli affari, passando da un fatturato di 635 mila euro nel 2017 ad appena 45 euro nel 2018. Una crisi che ha messo a rischio la stessa esistenza dell’impresa. E gli ultimi due anni sono stati disastrosi per i conti, spiega: “Ho avuto una brutta esperienza con un socio, che continua ad andare avanti non so in quale maniera, con espedienti, quindi l’ho dovuto cacciare dalla società, mi ha fatto perdere soldi”. Una questione di un prestito infruttifero da 600 mila euro, “mai restituito”.

Eppure pochi giorni prima di discutere un bilancio con una perdita secca sull’utile di più di 340 mila euro, la Coseco diretta da Cosenza decide di fare un bonifico record alla Lega, piazzandosi tra i primi posti dei donatori della politica nazionale, allo stesso livello di holding molto note. Il motivo? “Un investimento, è stato un investimento”, spiega l’imprenditore. Meglio finanziare la politica che l’impresa, in fondo.Per capire la portata della cifra basta scorrere l’elenco dei donatori che, negli anni passati,hanno versato 100mila euro ai partiti italiani: si va dai figli di Silvio Berlusconi a Ennio Doris, dalla Moby spa al gruppo Angelucci, passando per Fedele Confalonieri. Un parterre niente male per lo sconosciuto imprenditore napoletano. Pozzuoli, la città da dove sono partiti i soldi diretti ai conti nazionali della Lega, è un comune da quasi 90 mila abitanti della area metropolitana di Napoli.

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“Ce ne sono un paio, può essere il Waterfront, la zona artigianale, insomma, ci sono dei progetti che si spera ottengano l’attenzione dei politici. Speriamo, in Italia andiamo avanti a speranze”. E per sperare si è rivolto al partito che cantava, fino a pochi anni fa, i cori contro i napoletani. Segno di una Lega, ormai nazionale, che sta penetrando prepotentemente nel meridione. Paolo Cosenza ci tiene a dire di non essere un militante leghista: “Io sono negato in politica, perché sono un utopista”, spiega. Quella donazione per una cifra paria più del doppio del suo ultimo fatturato presentato in Camera di commercio sono tutti soldi suoi, assicura. “Se Salvini mi ha ringraziato? No, ma io non citengo, io guardo sempre sul locale, io ho una azienda che investe molto sul territorio”.

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