Ops! Il processo a Bossi salta (se la Lega non si costituisce parte civile)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-25

È stato fissato per il prossimo 10 ottobre ma, per effetto di una modifica al codice penale entrata in vigore con il governo Gentiloni, rischia di chiudersi con un non luogo a procedere il processo d’appello milanese ‘The Family’ nel quale Umberto Bossi, il figlio Renzo ‘Il Trota’ e l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito …

article-post

È stato fissato per il prossimo 10 ottobre ma, per effetto di una modifica al codice penale entrata in vigore con il governo Gentiloni, rischia di chiudersi con un non luogo a procedere il processo d’appello milanese ‘The Family’ nel quale Umberto Bossi, il figlio Renzo ‘Il Trota’ e l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito sono stati condannati nel luglio dell’anno scorso rispettivamente a 2 anni e 3 mesi, 1 anno e 6 mesi e 2 anni e 6 mesi per aver usato i soldi del partito per fini privati. Lo scrive l’agenzia di stampa ANSA che sostiene che in base alla nuova norma entrata in vigore lo scorso maggio, per fare in modo che il processo vada avanti, la Lega dovrebbe sporgere querela per il reato di appropriazione indebita con l’aggravante contestata a Bossi, attualmente senatore e presidente del partito, al figlio e a Belsito e che in passato ha permesso ai pm di procedere d’ufficio. Querela che al momento, da quanto è stato riferito all’ANSA, non è stata presa in considerazione. Dunque, se così fosse, il processo si chiuderebbe per un difetto di procedibilità.

umberto bossi matteo salvini

La Lega originariamente si era costituita con l’avvocato Domenico Aiello davanti al gup di Milano, ma poi nel corso dell’udienza preliminare al legale venne revocato il mandato e il partito rinunciò ad essere parte civile e a chiedere quindi i danni al suo fondatore. Il giudizio di primo grado si è concluso circa un anno fa con le condanne dei tre imputati.  La Lega Nord non si è quindi costituita parte civile in quel processo ma solo in quello dove Belsito è accusato di “associazione a delinquere (articolo 416) finalizzata all’appropriazione indebita, al riciclaggio, alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche; all’intercettazione di commesse di aziende a partecipazione pubblica”. Il provvedimento di sequestro riguarda 48 milioni di euro dai conti del Carroccio, dove però non ci sono.

Leggi sull’argomento: Lega, la storia dei milioni spariti nel nulla

 

Potrebbe interessarti anche