Offese social a Mattarella, coinvolto anche un professore universitario vicino agli ambienti di estrema destra

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-05-11

Questa mattina i Carabinieri del Ros hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni di undici persone. Molte di loro risultano avere contatti con l’estrema destra, i sovranisti e gli anti-europeisti

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Proseguono le indagini per le offese social a Mattarella. Questa mattina i Carabinieri del Ros hanno perquisito le abitazioni di 11 persone che, secondo le ipotesi di reato, avrebbero utilizzato le piattaforme social per insultare e minacciare il Presidente della Repubblica. Si tratta del secondo passo concreto dopo quanto accaduto lo scorso 11 marzo, con le forze dell’ordine che avevano cercato i primi riscontri individuando un atteggiamento negativo (per usare un eufemismo) anche nei confronti di Giuseppe Conte ed Elsa Fornero.

Offese social a Mattarella, perquisite le abitazioni di 11 persone

Secondo le prime indicazioni, tra i perquisiti ci sarebbero molte persone vicine agli ambienti di estrema destra, sovranisti e anti-europeisti. Tra di loro anche un noto professore universitario di 53 anni (la sua identità non è ancora stata resa nota) che, come riportano le carte che hanno annunciato l’operazione dei Ros “è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte”.

Le perquisizioni iniziate stamattina (a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania) hanno preso in esame anche i device elettronici e i profili social delle persone indagate. Dalle indagini preliminari, almeno per tre delle persone coinvolte nell’inchiesta, sono emersi stretti contatti con le frange più estreme della destra sovranista italiana. I messaggi web presi in esame rappresenterebbero “plurime condotte offensive nei confronti del capo dello Stato, che appaiono frutto di una elaborata strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese. Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros tra aprile 2020 e febbraio 2021”.

Le undici persone sono indagate per “i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere”. Tra i messaggi rivolti al Capo dello Stato ci sono minacce e auspici di morte prematura: “Non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di tro*a” e altri pensieri simili.

C’è anche ‘l’influencer’ Francesca Totolo, collaboratrice del Primato Nazionale, tra i perquisiti nell’indagine per minacce a offese al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che conta undici indagati. I carabinieri del Ros del Reparto Anticrimine, coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino con i pm Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito, hanno eseguito le perquisizioni con il supporto dei comandi Provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania. Per gli indagati l’accusa e’ di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

(foto ipp/spgr)

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