Perché la mozione di sfiducia del PD potrebbe essere pericolosa per Lega e M5S

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-04-24

Il Partito Democratico ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del governo al Senato. E mentre sull’esecutivo soffia una bruttissima aria, con Salvini che annuncia ai suoi la fine di Conte per il 27 maggio, c’è chi prende il pallottoliere e “scopre” che il giorno della discussione della mozione potrebbero arrivare grosse sorprese. Non …

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Il Partito Democratico ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del governo al Senato. E mentre sull’esecutivo soffia una bruttissima aria, con Salvini che annuncia ai suoi la fine di Conte per il 27 maggio, c’è chi prende il pallottoliere e “scopre” che il giorno della discussione della mozione potrebbero arrivare grosse sorprese.

Non è un segreto infatti che ufficialmente la maggioranza gialloverde si regga in piedi su 4 voti. Ma in molte occasioni è stata sostenuta a Palazzo Madama da Fratelli d’Italia, Forza Italia e da alcuni esponenti del Gruppo Misto anche eletti tra i grillini ma finiti fuori dopo notizie di indagini o polemiche. Dopo le espulsioni di alcuni senatori dal M5s la maggioranza è ferma a quota 165 (58 senatori della Lega e 107 dei 5 stelle). I conti li fa oggi Pasquale Napolitano sul Giornale:

Voti che sarebbero così ripartiti: 104 sarebbero del M5S (sempre che i tre dissidenti Nugnes, Fattori e Mantero votino in linea con i grillini); altri 58 voti sono quelli della Lega. E c’è il rischio che i 4 voti si perdano con lo scontro che non accenna a fermarsi tra Salvini e Di Maio. E ancora: ci sono da computare i due sottosegretari del Gruppo Misto, Cario e Merlo. Da verificare la posizione di 3 senatori ex M5S e di 4 delle Autonomie.

Questi invece i conti delle opposizioni:

Il fronte delle opposizioni può contare su 134 senatori che potrebbero diventare 140 se i senatori a vita dovessero votare tutti per la mozione del Pd. Nel dettaglio, i numeri delle opposizioni vedono 60 senatori di Forza Italia, 52 del Pd, 18 di Fdi, 4 del Misto-Leu e il voto di Emma Bonino. Ma con una mozione di sfiducia contro l’intero esecutivo è ipotizzabile che le opposizioni votino compatte.

Alla fine dei conti, la sensazione è che un governo in agonia potrebbe anche arrivare a rischiare qualcosa.

Leggi anche: Amministrative, le liste M5S solo nel 7% dei Comuni

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