Politica
Monica Rossi: lo stipendio raddoppiato all'esperta di Rom del comune di Roma
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-19
La superconsulente ingaggiata dal M5S per occuparsi dei Rom ottiene dal Comune un discreto aumento in busta paga
La superconsulente ingaggiata dal M5S per occuparsi dei Rom ottiene dal Comune un discreto aumento in busta paga. Lo stipendio di Monica Rossi è quasi raddoppiato, passando dai 30mila euro del primo contratto, firmato a dicembre 2016, ai 55mila previsti dalla delibera approvata dalla giunta lo scorso 9 ottobre. Della vicenda parla oggi il Messaggero, sottolineando anche i clamorosi risultati del Piano Rom della sindaca di Roma, di cui abbiamo parlato ripetutamente e che sono sotto gli occhi di tutti:
Il Camping River doveva chiudere entro il 30 settembre e invece è ancora lì. Il bando per smantellare l’accampamento della Monachina è andato deserto; per ora l’unica procedura ad andare avanti è quella per il villaggio della Barbuta. Non proprio un successone. Eppure l’amministrazione comunale ha deciso che gli sforzi della consulente andavano in qualche modo premiati. Con un bel ritocco al rialzo in busta paga.
Il cambio di contratto è giustificato dal fatto che la gestione della chiusura dei campi infatti è passata dal dipartimento Sociale al nuovo “Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti” istituito a inizio luglio e che fa capo al gabinetto della Raggi. Cambiando ufficio, la consulente ha anche dovuto cambiare il contratto. E le nuove mansioni di Monica Rossi?
Nella delibera di dicembre per la Rossi era previsto un incarico di «supporto» all’assessore al Sociale «per le attività in materia di progettazione europea, con particolare attenzione ai temi dell’inclusione sociale, delle migrazioni e dei Rom» e di «supervisione» di tutte le procedure di «monitoraggio e valutazione dei progetti». E ora? Col nuovo contratto la consulente dovrà occuparsi del «raccordo operativo» con il Tavolo Rom, «l’assistenza nella tenuta dei rapporti istituzionali con le agenzie nazionali e le istituzioni europee», il «raccordo operativo tra l’organo di vertice capitolino, l’amministrazione capitolina e gli organismi istituzionali nazionali ed europei per dare attuazione a una cultura inclusiva e non discriminante».
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