Mimmo Parisi: la casa ai Parioli da pagare al capo dell’ANPAL

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-28

La guerra scoppiata nei confronti dell’uomo che dal Mississippi avrebbe dovuto far ripartire il mercato del lavoro in Italia grazie ai Navigator del reddito di cittadinanza

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Mimmo Parisi ha chiesto una casa pagata all’ANPAL per la sua sicurezza sanitaria. Lo racconta oggi Sergio Rizzo su Repubblica dando conto della guerra scoppiata nei confronti dell’uomo che dal Mississippi avrebbe dovuto far ripartire il mercato del lavoro in Italia grazie ai Navigator del reddito di cittadinanza:

L’appartamento in zona signorile, tipo Panoli, a un costo «di non oltre tremila euro» al mese? Beh, quello è anche per «la mia personale sicurezza sanitaria a fronte dell’emergenza Covid-19, che a mio parere sarebbe garantita solo dal soggiorno in appartamento». Dice Domenico Parisi, detto Mimmo, che in più si risparmia. Non soltanto rispetto a un «soggiorno in albergo a 4 stelle» previsto dal “Regolamento spese degli organi”. Ma perfino sui costi indicati dal direttore generale. Proprio lei, Paola Nicastro, che non ha voluto bollinare le sue note spese: ma questo, Mimmo Parisi, presidente dell’Anpal, l’ente pubblico che dovrebbe essere l’ariete della rivoluzione grillina nel lavoro, non lo scrive nella lettera con cui il 18 giugno chiede un parere «sulla possibilità di utilizzare un appartamento invece di un albergo».

E lo chiede al presidente del suo collegio sindacale, Stefano Castiglione. Non uno qualsiasi. Bensì un consigliere della Corte dei conti che è anche il capo di gabinetto, ossia il braccio destro, della sindaca di Roma Virginia Raggi: esponente non solo dello stesso partito, il Movimento 5 stelle, ma anche della stessa corrente, quella di Luigi Di Maio, che ha nominato Parisi. E che nel collegio sindacale dell’Anpal si ritrova accanto la presidente del comitato di vigilanza del Bioparco di Roma, per nomina del Campidoglio di Virginia Raggi. Volendo proprio evitare i sussurri dei maligni, si poteva fare di meglio. In quella lettera al braccio destro della sindaca del partito che l’ha nominato c’è decisamente qualcosa che non va. A cominciare dal fatto che il presidente dell’Anpal occupa l’appartamento da ben prima che l’emergenza Covid-19 scoppiasse.

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Luigi Di Maio con Mimmo Parisi

Il campo di battaglia ormai si è allargato a dismisura:

Nel mirino, l’auto con autista da 55 mila euro l’anno e i viaggi in business class per 71 mila euro del presidente dell’Anpal in America, dove ancora ha un incarico all’università del Mississippi. Che poi il vero mistero è perché per mettere uno a capo dell’agenzia statale che dovrebbe studiare il modo di trovare il lavoro ai disoccupati si è dovuto andare a prendere un signore italiano nel Mississipi. O su Marte, sarebbe stato lo stesso. E con quali risultati, poi. Zero. Intervistato dal Corriere della sera, lui ha dichiarato: «Non mi fanno lavorare». Sarà.

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