“Mi offro per sperimentare il vaccino contro COVID-19. Ma i 700 euro non li voglio”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-11

Federica Angeli intervista su Repubblica Roma Alessandra, una dipendente del comune di Roma che si offre volontaria per la sperimentazione allo Spallanzani del vaccino contro il coronavirus. La donna spiega che non è sicura di passare la selezione per i suoi problemi di pressione alta, ma che ha fatto questa scelta per evitare il ritorno …

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Federica Angeli intervista su Repubblica Roma Alessandra, una dipendente del comune di Roma che si offre volontaria per la sperimentazione allo Spallanzani del vaccino contro il coronavirus. La donna spiega che non è sicura di passare la selezione per i suoi problemi di pressione alta, ma che ha fatto questa scelta per evitare il ritorno del lockdown

Una scelta di altruismo, come è nata?
«In realtà c’è dell’egoismo nella mia decisione – sorride Alessandra che preferisce non rivelare il suo cognome – Ho sofferto molto durante il lockdown. È proprio vero che ci si rende conto di quanto valgono le cose nel momento in cui non le hai più. Stare rinchiusi in casa, non poter uscire, essere costretti a non vedere i nostri anziani genitori, perdere il gusto di un caffè con un’amica in un bar, il sapore di una passeggiata in una via affollata. E poi le migliaia di morti: tutto questo mi ha fatto riflettere».

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Alessandra precisa però che non ha nessuna intenzione di ricevere un compenso, l’indennità prevista di 700 euro:

«Ho appreso solo dopo l’invio della mia mail che i volontari verranno retribuiti per questa sperimentazione. Ecco, io quei soldi non li voglio. Non è per questo che lo faccio, se può servire a reinvestirli nella medicina, li lascio come fondo per l’ospedale. Come ringraziamento per quei medici che, senza guardare l’orologio e senza paura, hanno affrontato una delle emergenze più dure che la storia moderna ci abbia messo di fronte».

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