Attualità
L’indennità da 700 euro per testare il vaccino per il Coronavirus
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-09
Il protocollo dell’Istituto Spallanzani, oltre a sostenere il costo dello studio che sarà condotto da due equipe ad hoc, prevede la copertura assicurativa per i volontari e un’indennità di circa 700 euro a persona
Sarà di 700 euro l’indennità per testare il vaccino per il Coronavirus dell’Istituto Spallanzani di Roma. Intanto, a 48 ore dall’annuncio dell’Istituto, è stato ampiamente superato il tetto delle 70 manifestazioni di interesse recapitate all’indirizzo di posta elettronica dirsan@inmi.it: il vaccino genetico di ultima generazione prodotto dalla Rei Thera di Castel Romano, arrivato l’altro ieri allo Spallanzani, sarà inoculato inizialmente «su 90 volontari», afferma l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Spiega oggi Repubblica Roma:
Il protocollo, oltre a sostenere il costo dello studio che sarà condotto da due equipe ad hoc, prevede la copertura assicurativa per i volontari e un’indennità di circa 700 euro a persona. Nient’altro che una sorta di rimborso per il tempo dedicato al test del vaccino, visto che l’ordinamento italiano, a differenza degli Stati Uniti, non prevede il pagamento di chi si presta alla sperimentazione dei farmaci. Le candidature non mancano. Si cercano persone «di ambo i sessi – recita l’annuncio diffuso dallo Spallanzani – di età compresa tra i 18 e i 55 anni, oppure tra i 65 e gli 85 anni, iscritti al Servizio sanitario nazionale». Non devono aver partecipato ad altri studi clinici nell’arco dell’ultimo anno e non devono aver contratto il virus.
Soprattutto, devono essere perfettamente in salute, sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo psicoattitudinale. Domani inizierà lo screening degli uomini e delle donne che si sono messi a disposizione. I 90 volontari a partire dal 24 agosto dovranno sottoporsi a otto visite di circa 30 minuti ciascuna, nell’arco dei prossimi sette mesi. I vaccini saranno inoculati nell’Innovation smart center dell’Istituto, che diventerà il centro europeo del futuro per la lotta all’antibiotico resistenza e ai patogeni multiresistenti, all’interno del quale i volontari dovranno rimanere in osservazione quattro ore. L’obiettivo, in questa prima fase, è sondare la sicurezza del vaccino e l’immunogenicità: l’efficacia nella produzione degli anticorpi.