Opinioni
Quelli che dicono che la morte di Megalizzi è una bufala
di Mario Neri
Pubblicato il 2018-12-17
Antonio Megalizzi non è morto e aspetta il bonifico. Ma solo per i complottisti
Da anni l’Internet si è riempita dello strano fenomeno degli ispettori da tastiera: si tratta di piccoli Hercule Poirot in erba (ma di quella buona!) che, facendo lavorare le loro piccole celluline grigie, arrivano alla soluzione dei gialli che gravitano attorno agli attentati, agli incidenti e ai fatti di sangue. La conclusione delle loro indagini però è sempre la stessa: puntualmente ogni volta per loro non è successo niente, si è trattato di una messa in scena dei Poteri Forti, in realtà era tutto un set cinematografico e così via. Uno dei casi in cui è andato così è quello di Valeria Solesin, ma oggi c’è un altro caso che si staglia all’orizzonte degli Ispettori dell’Internet: quello di Antonio Megalizzi, il giornalista morto durante l’attentato di Strasburgo.
La pagina Italian Hoax Watch, che si pone come prestigioso obiettivo (yawn) la “demolizione controllata dei media di regime”, da qualche giorno ha appunto “scoperto” che Antonio Megalizzi è addirittura pagato per “tenere duro” che “sta arrivando il bonifico bancario”. Per Italian Hoax Watch tutto l’attentato di Strasburgo è una messa in scena perché il gestore non ha visto le foto dei morti e del sangue, oppure se le ha viste erano sfocate. Per lui il 13 dicembre alle 21 era già tutto chiaro: «Da tenere d’occhio il profilo di Antonio Megalizzi al quale potrebbero aver assegnato il ruolo di vittima italiana. L’unico della sua cerchia a parlare sarebbe il ristoratore trentino Danilo Moresco, il padre della fidanzata Luana».
Sul suo sito ItalianHoaxWatch.com, che appare molto opportunamente anonimizzato e non è possibile risalire al gestore italiano, scrive che Antonio Megalizzi “è stato scelto per rappresentare la vittima italiana”. Il 15 dicembre è postato il contenuto di una chat in cui un certo Angelo Terra chiede un incontro con Massimo Mazzucco per parlare di Strasburgo, ma il tipo che magnificava le virtù del bicarbonato contro il cancro non ha voluto incontrare l’investigatore provetto.
Ma l’admin di Italian Hoax Watch non demorde e manda “un pen$iero” – scritto con il dollaro – “alla famiglia” di Antonio, sostenendo quindi che anche loro c’entrano qualcosa e aprendo le porte alla diffamazione a mezzo stampa anche nei confronti dei congiunti del giornalista morto a Strasburgo. En plein!