Ignazio Marino: «Renzi e Orfini? Inutile sparare sulla Croce Rossa»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-11

L’ex sindaco all’attacco del Partito Democratico che gli ha fatto opposizione e oggi con Zingaretti “sta in equilibrio”

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Ignazio Marino è un fiume in piena. Dopo aver annunciato ieri di essere pronto a tornare alla battaglia per Roma, l’ex sindaco rilascia oggi due interviste alla Stampa e al Messaggero per togliersi i sassolini dalle scarpe con il Partito Democratico che lo ha cacciato con le dimissioni dei consiglieri: con Fabio Martini della Stampa racconta che il PD Roma era all’opposizione del suo mandato perché gli ha sempre messo i bastoni tra le ruote:

Perché Renzi la delegittimò?
«Su Roma era mal consigliato da referenti di un Pd locale che il ministro Marianna Madia definì “un’organizzazione a delinquere sul territorio”. Renzi non sapeva, e non sa nulla della Capitale. Non se ne è mai interessato, non ha mai chiamato il sindaco per chiedere spiegazioni sul trasporto pubblico o sui rifiuti. Si è persino negato al telefono quando lo chiamai, dopo che alcuni membri del Pd romano erano stati arrestati. Poteva essere di aiuto, non lo ha fatto. Ha preferito ascoltare Orfini e compagnia che poi hanno perso le elezioni».

Iniziò da Roma la deriva che portò alla sconfitta nazionale del Pd?
«Il Pd a Roma era già stato sconfitto dopo che due elettori su tre mi scelsero come sindaco. Il Pd di fatto era all’opposizione contro la nostra giunta. Certamente quanto accadde a Roma ha aperto una voragine e allontanato un larghissimo numero di elettori anche nel resto d’Italia. Elettori che hanno una coscienza molto attenta e critica e non potranno fidarsi più di questo Pd».

Con il Messaggero invece parla anche di Zingaretti:

Renzi e Orfini continuano a dire che la sua sfiducia avvenne per motivi legati alle vicende dell’amministrazione capitolina e non all’inchiesta. Ecco, cosa risponde?
«Il primo ha distrutto il Pd, lacerato il centrosinistra e consegnato il Paese alla destra, sovranista e populista. Il secondo ha perso miseramente le elezioni a Roma. Che vuole commentare? Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa».

Come si comportò con lei l’attuale segretario del Pd Nicola Zingaretti all’epoca solo governatore del Lazio?
«Nicola Zingaretti ha fatto Nicola Zingaretti, lui non sostiene, non attacca. Sta in equilibrio. Io non sono così, ma capisco che il suo modo di agire possa risultare più efficace nel sistema politico italiano».

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