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Malta e Praga all’attacco di Conte
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-07-15
Mentre anche la Germania accetta di prendersi 50 tra le persone a bordo del barcone salvato dai militari italiani La Valletta va all’attacco del presidente del Consiglio italiano. E la Repubblica Ceca lo scavalca a destra
Giuseppe Conte su Facebook annuncia che anche la Germania si è impegnata a prendere una quota di 50 persone tra quelle salvata mentre erano su un barcone in acque italiana dai nostri militari: “Questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all’Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all’ultimo Consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà. Continuiamo su questa strada, con fermezza e nel rispetto dei diritti umani”.
Malta e Praga all’attacco di Conte
Nel frattempo però Malta, ovvero uno dei paesi che ha accettato di ospitare 50 fra i 450 arrivati sul barcone che ieri invece Matteo Salvini voleva rimandare in Libia, è andata all’attacco proprio del premier italiano. “È del tutto inaccettabile” da parte italiana sostenere che Malta “non avrebbe rispettato i suoi obblighi” evitando di soccorrere il barcone con 450 migranti arrivato venerdì nelle acque territoriali italiane, ha affermato il premier maltese, Joseph Muscat, in una lettera di risposta al collega Giuseppe Conte, di cui The Post Internazionale ha ottenuto una copia. Muscat, pur ribadendo la disponibilità della Valletta ad accogliere 50 di quei migranti per “solidarietà nella questione migratoria”, ha voluto precisare che “Malta sta agendo nel pieno rispetto delle regole e convenzioni internazionali”.
“La barca in questione non ha chiesto soccorso, era a 53 miglia dal territorio italiano quando è entrata nella zona Sar maltese, ed era diretta a Lampedusa”, ha spiegato. “Nessun Paese”, ha aggiunto il premier maltese, “ha il diritto di fermare la navigazione di una barca in acque internazionali, nemmeno se ha il controllo della Zona Sar in cui si trova”. “Riconosciamo le difficoltà che l’Italia sta vivendo”, ha assicurato Muscat, “ma certamente la soluzione non e’ di attaccare un partner europeo che affronta le stesse sfide e che manifesta continua solidarietà”.
L’attacco di Praga a Roma
Ma anche il premier della Repubblica Ceca Andrej Babis ha criticato la proposta di Conte: “Ho ricevuto, insieme ad altri primi ministri europei, copia della lettera del premier italiano (Giuseppe) Conte, in cui chiede che l’Unione europea si faccia carico di alcune delle 450 persone ora bloccate in mare. Un simile approccio è la strada per l’inferno”, si legge nel post.
Mentre Francia, Malta e Germania hanno già acconsentito ad accogliere 50 migranti ciascuno, Babis ritiene che questa misura “incita solo i trafficanti e aumenta i loro profitti”. “Il nostro Paese – prosegue – non prenderà alcun migrante. Al Consiglio europeo abbiamo applicato il principio della volontarietà e ci atteniamo ad esso”. Il premier ceco ha quindi ribadito che “l’unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, ossia non fare sbarcare i migranti in Europa”. “Dobbiamo inviare il chiaro segnale che l’immigrazione clandestina è finita e che l’Unione europea è pronta a rimpatriare immediatamente i migranti illegali”. “Dobbiamo aiutare i migranti nei Paesi dai quali vengono, al di fuori dei confini dell’Europa, per impedire loro di mettersi in viaggio”, ha concluso Babis.