Fact checking
Ma davvero M5s pagherà il viaggio degli studenti del Righi “finalisti” della gara Zero Robotics?
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-11-15
Dopo che sulla Stampa è esploso il caso dei tre ragazzi del “Righi” di Napoli che non hanno i soldi per andare a fare la finale di una competizione di robotica negli USA moltissimi si sono precipitati ad annunciare di aver donato i soldi per il viaggio. Di Maio ci mette il cappello. Ma c’è un problema: la finale sarà ad Alicante, in Spagna, e la classifica non è ancora definitiva
Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò sono i tre studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di Napoli che sono al momento secondo posto nella classifica della High School Tournament della «Zero Robotics». Una competizione internazionale di programmazione e di robotica aerospaziale organizzata dal MIT di Boston in collaborazione con la NASA. La scuola però non ha i soldi per pagare il viaggio negli States e così i tre non avrebbero potuto partecipare alla finalissima.
Tutti i partecipanti alla gara di solidarietà per gli studenti dell’Istituto Tecnico di Napoli
Dopo aver lanciato un appello – sostenuto da Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee – in molti si sono fatti avanti per sponsorizzare e finanziare la trasferta a Boston. Ma chi sono i benefattori? Durante una puntata di Circo Massimo Giovanna Manzi, Ceo di Best Western Italia, ha annunciato la volontà di pagare il viaggio ai tre studenti partenopei. Alberto Bombassei, presidente della Brembo, si è reso disponibile a sponsorizzare i tre talenti della programmazione. La redazione di Napoli del TG3 – si legge in un comunicato pubblicato martedì – è stata invece la prima a partecipare alla gara di solidarietà annunciando la decisione di farsi carico del viaggio dei tre ragazzi del “Righi” e di coprire i costi della trasferta.
È stato poi il turno della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che prima ha scritto una lettera al prefetto di Napoli annunciando il suo intervento a favore dei tre studenti e che ieri ha ricevuto Luigi, Davide e Mauro a Palazzo Giustiniani dove ha ricordato che «lo Stato c’è e ci dovrà essere sempre, a fianco dei nostri giovani meritevoli» e annunciato che «Questa eccellenza italiana non poteva fermarsi per mancanza di fondi: siamo orgogliosi come Senato di poter aiutare questi nostri ragazzi di talento nel loro percorso di crescita». La presidente del Senato ha anche annunciato di «aver ottenuto dall’Alitalia la possibilità di coprire le spese del viaggio».
Chi ha dato i soldi agli studenti del Righi?
La seconda carica dello Stato ha bruciato sul tempo Luigi Di Maio, che sempre ieri aveva annunciato su Facebook di voler incontrare i tre giovani programmatori. Sul Blog delle Stelle il Capo politico del MoVimento 5 Stelle non rinuncia a mettere il cappello pentastellato sulla vicenda annunciando che sarà proprio il M5S a pagare il viaggio a Boston: «d’accordo con tutti i parlamentari e i consiglieri regionali campani, abbiamo deciso di raccogliere la somma che serve per dare a questi tre ragazzi geniali la possibilità di realizzare il loro sogno».
Insomma in tantissimi si sono offerti di pagare il viaggio, ma non è chiaro chi, ad oggi, abbia tirato fuori davvero i soldi. Anche perché probabilmente non c’è ancora la necessità di volare fino a Boston per la finale. E non è la prima volta che studenti italiani ottengono un bel risultato, l’anno scorso alla finale di Torino sono state tre le squadre italiane ad essere proclamate vincitrici.
La vera storia della finale dello “Zero Robotics”
C’è poi un’altra questione: stando ad una nota diffusa ieri sera dal MIUR il Ministero dell’Istruzione ha avviato verifiche sulla vicenda dei tre studenti napoletani costretti a rinunciare ad una trasferta negli Stati Uniti per partecipare alla finale di una gara internazionale aerospaziale. A quanto pare infatti la finale non sarà a Boston ma ad Alicante, in Spagna.
Secondo i primi risultati di queste verifiche, tra cui anche una ricerca effettuata sul sito della competizione “Zero Robotics” secondo fonti del ministero la classifica che vedrebbe la squadra dell’Augusto Righi di Napoli tra le finaliste è ancora provvisoria. Quindi l’istituto non ha, almeno per il momento, vinto l’accesso alle finali.
Il Politecnico di Torino – che è l’ente tramite il quale le squadre italiane accedono al torneo e alla fase di pre-selezione – ha pubblicato una nota dove precisa che «il torneo di quest’anno è ancora alle fasi iniziali e la classifica viene aggiornata in tempo reale seguendo i risultati dei successivi step della gara, fino alle fasi finali; i vincitori saranno decretati a metà gennaio 2019». Tutte le 84 squadre sono ancora in gara e non è attualmente possibile sapere chi parteciperà alla fase finale (anche se il Righi è effettivamente al momento secondo nella classifica dopo il team di Trapani).
Il Politecnico precisa che la finale per le squadre europee si svolgerà ad Alicante (Spagna) e non al MIT di Boston che invece è la sede della finale per le squadre americane. In passato alcune scuole, anche italiane, hanno deciso – su base puramente volontaristica e reperendo autonomamente i fondi – di assistere alla finale dalla sede del MIT. Ma questo non implica l’impossibilità tout court di partecipare alla finale, che appunto si terrà in Spagna e non negli USA. Forse gli studenti del Righi hanno deciso di raccogliere i fondi per andare a Boston, che è legittimo, ma non significa che non potranno andare alla finale se non andranno a Boston.