Il M5S e il mistero delle dichiarazioni dei redditi scomparse

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-17

Alla faccia della tanto sbandierata trasparenza un nutrito drappello di parlamentari del M5S – tra cui anche Roberto Fico – non ha ancora pubblicato la documentazione patrimoniale sul sito della Camera di appartenenza. Eppure la legge parla chiaro: bisogna farlo entro tre mesi dall’elezione

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La legge 441 del 1982 sancisce che entro tre mesi dalla proclamazione i membri del Parlamento sono tenuti a presentare presso gli uffici di presidenza della Camera di appartenenza la documentazione patrimoniale comprensiva della dichiarazione dei redditi. Il tutto va poi pubblicato sulla pagina di ogni singolo parlamentare entro un mese dalla scadenza del termine utile per la sua presentazione. Insomma in nome della trasparenza entro quattro mesi dalla convalida dell’elezioni tutti i deputati e tutti i senatori devono avere pubblicato la propria rispettiva documentazione patrimoniale.

La trasparenza dei parlamentari è bipartisan

Ma non è così. Non è così per il senatore Matteo Renzi e non è così per l’onorevole Maria Elena Boschi del Partito Democratico che ad oggi non hanno ancora presentato i documenti visto che sulla loro pagina le dichiarazioni non sono accessibili ai cittadini. Si tratta di un malcostume diffuso, e del resto la legge non prevede alcuna sanzione per gli eventuali trasgressori. Stupisce però che 50 deputati (su 222) e 12 senatori (su 109) del MoVimento 5 Stelle  non abbiano ancora presentato la dichiarazione patrimoniale. Tra loro ci sono sia parlamentari di prima nomina – come ad esempio il deputato Emilio Carelli – che alla seconda legislatura, come Federica Daga o i senatori Nunzia Catalfo e Giovanni Endrizzi.

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Anche il presidente della Camera Roberto Fico non risulta aver pubblicato la documentazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi. Ma l’ufficio di Fico ha spiegato che si tratta di un semplice errore tecnico, perché il reddito del 2017 (a questo fanno riferimento le dichiarazioni del 2018) è uguale a quello da deputato del 2016. Ciò non toglie che dal MoVimento 5 Stelle i cittadini siano legittimati ad aspettarsi maggiore trasparenza rispetto ai vecchi partiti.

Chi sono i pentastellati che non hanno pubblicato la documentazione patrimoniale

Eppure la nuova legislatura non è partita sotto i migliori auspici da questo punto di vista. Non solo il sito TiRendiconto??? è fermo alle restituzioni relative a dicembre 2017 (per i portavoce della scorsa legislatura) ma i parlamentari del M5S eletti a marzo 2018 non avrebbero nemmeno iniziato a rendicontare (e quindi a effettuare le tanto sbandierate restituzioni). Fatto salvo infatti per un forfait corrisposto dai neoletti per “coprire” il periodo da marzo a giugno stando a quanto denunciava qualche tempo fa la senatrice Elena Fattori il sistema è ancora fermo per delle questioni tecniche.

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Il M5S dovrebbe essere l’alfiere della trasparenza ma oggi ben pochi si immaginano i deputati e i senatori pentastellati aggirarsi per Montecitorio o Palazzo Madama con un apriscatole in mano. Siccome siamo garantisti non vogliamo sostenere che dietro la mancata pubblicazione dei documenti ci sia una qualche forma di malizia. Magari un deputato o un senatore di prima nomina potrebbe avuto qualche difficoltà a presentare la documentazione richiesta in tempo, con tutte le cose che ci sono da fare per avviare l’ufficio parlamentare. Come è noto poi i pentastellati lavorano moltissimo, al punto che hanno avuto bisogno di una pausa in discoteca per festeggiare i primi sei mesi di legislatura, e quindi può anche darsi che non abbiano avuto il tempo. Per i 5 Stelle con incarico di governo invece – come ad esempio i sottosegretari Carlo Sibilia e Alessio Villarosa – la dichiarazione dei redditi è pubblicata regolarmente sul sito istituzionale dei rispettivi ministeri anche se è assente da quella della Camera. Alcuni parlamentari al secondo mandato risultano aver presentato la documentazione lo scorso anno ma non quest’anno, si potrebbe pensare che sono la “stessa cosa” ma non è così, e lo conferma il fatto che Stefano Vignaroli ne abbia presentate regolarmente due distinte. I Senatori M5S dei quali non è ancora pubblicata la documentazione patrimoniale sono Rosa Silvana Abate, Cristiano Anastasi, Antonella Campagna, Nunzia Catalfo, Lello Ciampolillo, Mauro Coltorti, Giovanni Endrizzi, Virginia La Mura, Alessandra Maiorino, Francesco Mollame e Simona Nunzia Nocerino. I deputati pentastellati sono invece: Davide Aiello, Piera Aiello, Giovanni Aresta, Stefania Ascari, Marco Bella, Fabio Berardini, Francesco Berti, Andrea Caso, Andrea Colletti, Federica Daga, Giuseppe D’Ambrosio, Santi Cappellani, Emilio Carelli, Paola Carinelli, Carlo De Girolamo, Daniele Del Grosso, Diego De Lorenzis, Rina De Lorenzo, Carmen Di Lauro, Gianfranco Di Sarno, Iolanda Di Stasio, Yana Ehm, Paolo Parentela, Emanuela Corda, Sara Cunial, Conny Giordano, Luca Frusone, Francesca Flati, Anna Macina, Generoso Maraia, Felice Mariani, Vita Martinciglio, Raphael Raduzzi, Marco Rizzone, Leonardo Penna, Paolo Romano, Francesca Ruggiero, Giovanni Russo, Angela Salfia, Francesco Silvestri, Michele Sodano, Maria Elena Spadoni, Rosa Alba Testamento, Raffaele Trano, Davide Tripiedi, Riccardo Tucci, Manuel Tuzi, Gianluca Vacca, Simone Valente e Leda Volpi.

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