Fact checking
Luigi Di Maio e l'emergenza democratica sulla legge elettorale
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-10
La fiducia chiesta dal Partito Democratico e autorizzata dal governo, secondo il leader dei 5 Stelle, “è un colpo mortale alla democrazia, una violazione delle regole democratiche. Il Rosatellum è una Legge Truffa contro il MoVimento 5 Stelle e contro la volontàdei cittadini”. Manifestazione domani a Montecitorio
Luigi Di Maio ha appena dichiarato l’emergenza democratica sulla legge elettorale. Il candidato premier del MoVimento 5 Stelle ha preso spunto dall’annuncio del Partito Democratico sulla questione di fiducia – di cui avevamo parlato stamattina – per criticare pesantemente la decisione: “È un colpo mortale alla democrazia, una violazione delle regole democratiche. Il Rosatellum è una Legge Truffa contro il MoVimento 5 Stelle e contro la volonta’ dei cittadini. È una legge fatta ad arte per favorire alla prossima legislatura un governo Renzi- Berlusconi, a prescindere da chi vincera’ davvero le elezioni. Stanno stravolgendo la legge elettorale a 6 mesi dalle elezioni per provare a fermare la prima forza politica del Paese. Hanno paura dell’effetto che avrebbe la nostra probabile vittoria in Sicilia e ci combattono non con la bontà dei programmi, ma truccando le regole del gioco”.
Luigi Di Maio e l’emergenza democratica sulla legge elettorale
In mattinata il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, ha chiesto al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di “apporre una fiducia tecnica sulla legge elettorale per superare la forzatura regolamentare” del ricorso ai voti segreti. Lo ha annunciato conversando con i cronisti nel Transatlantico di Montecitorio. La richiesta e’ stata formulata dopo una riunione di maggioranza.
Anche il capogruppo di Articolo 1-Mdp alla Camera Francesco Laforgia ha parlato di atto di protervia: “Se dovesse accadere sarebbe uno strappo gravissimo alla democrazia ci appelleremo al capo dello Stato e porteremo la protesta nelle piazze”. “Io penso che la legge elettorale sia una legge naturalmente e intimamente parlamentare, sulla quale il governo non deve mettere becco, per di più a pochi mesi delle elezioni. Quindi sarebbe un atto di protervia e di arroganza insostenibili. Ricordo che sarebbe la seconda volta, perché in questa legislatura la fiducia sulla legge elettorale è stata già messa. La nostra protesta non si limiterà al Palazzo ma faremo manifestazioni in tutta Italia”. Anche Campo Progressista ha bocciato l’idea di una fiducia sulla legge elettorale:
“Noi abbiamo assunto questa posizione – ha fatto sapere successivamente Rosato – viste le dichiarazioni di chi minacciava di richiedere lo scrutinio segreto sugli emendamenti. In questo modo evitiamo un Vietnam che non sarebbe all’insegna della correttezza”. “In aula – ha sottolineato – portiamo un testo che è frutto della mediazione tra ben 8 gruppi parlamentari diversi. A poche settimane dalle elezioni, perché siamo ormai a fine legislatura, i partiti e i cittadini hanno bisogno di sapere con quale legge si va alle urne”. Rosato respinge le critiche alla richiesta di fiducia: “Improprio semmai è il ricorso ai voti segreti sugli emendamenti alla legge elettorale, una cosa arcaica e assurda. Noi preferiamo la trasparenza”. “Oltretutto – ha sottolineato il capogruppo Dem – il voto finale sulla legge sarà a scrutinio segreto, come è giusto che sia, e il Parlamento potrà esprimersi liberamente. Ma una legge elettorale va presa nel suo insieme e non smontata con tanti voti segreti”.
EDIT: Il governo ha autorizzato la fiducia sulla legge elettorale. Il M5S ha annunciato una manifestazione per domani a Montecitorio.