Luca Lucci, il capo ultras del Milan condannato a 7 anni per traffico di droga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-04

Era stato arresto lo scorso dicembre e oggi è arrivata la sentenza nel processo con rito abbreviato. Nel 2018 si fece immortalare a San Siro mentre stringeva la mano a Matteo Salvini

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Era diventato “famoso” all’Italia intera per quella foto scattata nel dicembre del 2018 sul prato dello Stadio San Siro, mentre si intratteneva in una chiacchierata, in qualche sorriso e in una stretta di mano con l’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini. Oggi, dopo l’arresto del dicembre scorso, è arrivata una nuova condanna nei confronti di Luca Lucci, il capo ultrà del Milan già noto alle forze dell’ordine per precedenti di violenza e traffico di sostanze stupefacenti. Per lui si apriranno le porte del carcere, per sette anni, come deciso oggi dal il gup di Milano Chiara Valori nel processo con rito abbreviato.

Luca Lucci, il capo ultras del Milan condannato a 7 anni per traffico di droga

Il suo nome era finito all’interno delle pagine di cronaca e dei casellari giudiziari in diverse occasioni. Prima la condanna a quattro anni di carcere per aggressione dopo aver colpito con un pugno – facendogli perdere l’occhio sinistro – al volto Virgilio Motta all’epoca dei fatti (era il 2009) leader del gruppo di tifosi dell’Inter chiamato “Banda Bagaj”. E oggi sulla fedina penale di Luca Lucci si è aggiunta una nuova condanna. Questa volta a 7 anni di carcere per traffico di droga. L’uomo, storico capo ultras del Milan, era stato arrestato nel dicembre del 2021 perché gli investigatori avevano intercettato un canale di sostanze stupefacenti provenienti da Sudamerica e Marocco.

Il curriculum giudiziario di Luca Lucci, dunque, aumenta nel capitolo della condanne. E proprio una sua stretta di mano allo Stadio San Siro di Milano provocò enorme imbarazzo nel 2018. Era il mese di dicembre e l’allora Ministro dell’Interno del primo governo Conte, Matteo Salvini, si era recato nell’impianto meneghino per festeggiare i 50 anni di storia della Curva Sud rossonera. E lì venne immortalata quella lunga e amichevole stretta di mano tra i due. Il segretario della Lega, dopo le polemiche, chiese scusa per quella foto dicendo che se avesse saputo dei suoi precedenti penali non si sarebbe mai fermato a parlare con lui e a stringergli la mano.

Ma la fama precedeva già Luca Lucci. Oltre all’episodio di violenza fisica nei confronti del tifoso dell’Inter Virgilio Motta (che si tolse la vita nel 2012, dopo che l’ultrà del Milan era stato condannato a quattro anni ma non pagò mai il risarcimento), Lucci era stato già implicato in un’altra indagine per traffico di droga. Come quando patteggiò una condanna a un anno e mezzo di carcere dopo aver tentato di far arrivare un Tir con 250 chilogrammi di marijuana all’interno della sede degli ultras del Milan. E oggi, a tutto ciò, si aggiunge la condanna – per rito abbreviato – a sette anni di carcere. Sempre per traffico di droga.

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