A Livorno c’è Salvini? La Questura ordina: cancellare tutte le scritte

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-20

Anche se non era mai stata confermata la presenza del Ministro dell’Interno a Livorno la questura livornese si era mossa per tempo chiedendo al Comune e alla Polizia Municipale di mettere a disposizione una “squadra di pronto intervento” per cancellare le scritte offensive. Salvini poi a Livorno non c’è andato, le scritte saranno state cancellate lo stesso?

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Chissà se alla fine se ne è fatto qualcosa. Domenica 19 maggio il ministro dell’Interno Matteo Salvini avrebbe dovuto andare a Livorno per un comizio in piazza XX Settembre. L’evento però è stato annullato e il Capitano è andato direttamente a Firenze a prendersi i fischi dei manifestanti. A Livorno il vicepremier sarebbe dovuto andare nel pomeriggio, prima di fare tappa nel capoluogo della Toscana. Dopo una riunione in Questura la Polizia Municipale aveva deliberato la chiusura di alcune strade e la modifica della circolazione stradale.

La squadra di pronto intervento per cancellare le scritte contro Salvini

Ma i grandi preparativi non finiscono qui. Perché se da un lato i livornesi si preparavano ad accogliere degnamente il vicepremier dall’altra anche il Comune e la Questura si davano da fare affinché fosse tutto pronto. Quando ancora il candidato sindaco del centrodestra Andrea Romiti non aveva ancora annunciato il forfait di Salvini (in realtà il problema era che all’orario previsto Romiti non era a Livorno ma Napoli con Giorgia Meloni) la Questura di Livorno aveva fatto pervenire al Responsabile dell’ufficio Beni Culturali e alla centrale operativa della Polizia Municipale una richiesta di cancellazione scritte”.

livorno vigili muri scritte salvini - 2

La comunicazione, datata 16 maggio, è stata pubblicata su Twitter dal giornalista di Radio 24 Simone Spetia. L’ufficio del Questore chiede «in occasione della visita in questa provincia del Ministro degli Interni Matteo Salvini» che avrebbe dovuto avere luogo domenica 19 maggio di voler mettere a disposizione nella fascia oraria dalle ore 06 alle ore 20 «una squadra di pronto intervento per la cancellazione immediata di eventuali scritte offensive in ambito cittadino».

 

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Non è chiaro se tra le scritte “offensive” figurano anche gli striscioni e i lenzuoli appesi alle finestre e ai balconi oppure si prende in considerazione solo l’eventualità di rimuovere le scritte sui muri. Sono cose che bene o male si sono sempre fatte ogni volta che un politico non troppo amato va in visita in una città. Quando si parla di Salvini però l’argomento assume un contorno differente, vista la pervicacia con cui si rimuovono striscioni e cartelli, anche quando non sono offensivi. Stupisce un po’ la solerzia con cui la Questura si muove per rendere il più accogliente possibile la visita di Salvini e piacevole il suo soggiorno in città. Senza dubbio non si vuol fare brutta figura alla città. Ma l’episodio racconta anche qualcos’altro: ovvero che anche in assenza di una conferma ufficiale da parte del Ministro ci si prepara a “ripulire” la città da scritte sgradite e offensive. Chissà se le scritte sono state cancellate anche in assenza di Salvini. Oppure in mancanza del ministro non sono considerate offensive?

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