Opinioni
Libero e il “Sud infettato”
di Antonio Murzio
Pubblicato il 2020-10-11
Oggi il quotidiano diretto da Vittorio Feltri e da Pietro Senaldi regala un’altra delle sue chicche razziste. Ma basta fare due conti per vedere che anche stavolta hanno strillato in prima pagina una notizia senza fondamento
La prima pagina del quotidiano “Libero” di oggi, nella solita difesa della Lombardia e della sua disastrosa gestione dell’epidemia, regala un’altra delle sue chicche di razzismo: “Altro che Lombardia, il Sud è infettato”, ci avvisa. E nell’occhiello si legge quasi una nota di compiacimento quando scrive: “Il Covid dilaga nel Mezzogiorno”, per poi scrivere nel sommario che “sono bastati pochi contagi per mandare la sanità da Roma in giù in tilt”. Evidentemente il quotidiano diretto da Feltri (che preferisce dedicarsi alla crociata contro i monopattini nel suo editoriale) e da Pietro Senaldi, non dispone di calcolatrice.
Basta andare, per esempio, ai dati di ieri, per constatare che la Lombardia, da sola, contava 1140 su 5724 casi di nuovi contagi (circa il del 20% di quelli registrati in tutta Italia). E il Sud “infetto”? Sommando quelli di Abruzzo (94), Molise (28), Puglia (184), Campania (664), Basilicata (42), Calabria (68) e Sicilia (285), il totale di nuovi casi registrato ieri è stato di 1365 (225 in più della sola Lombardia che “Libero” indica quasi come una eccellenza). Anche volendo fare un confronto con la popolazione residente e l’incidenza su questa dei contagi (uno dei refrain a difesa della Lombardia è di essere la regione più popolosa d’ Italia, con oltre dieci milioni di abitanti), il titolo di “Libero” si rivela la solita bufala. A fronte di quei dieci milioni, le regioni del Sud contano quasi il doppio dei residenti lombardi. E’ vero che i contagi stanno aumentando soprattutto in Campania, ma questo non vuol dire che “il Sud è infetto”. Ma tanto, si sa, a lavare la testa agli asini di “Libero” ci si rimette solo acqua e sapone…