La lettera di Giuseppe Conte sull’ILVA (è una supercazzola)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-11-12

Il premier scrive ai ministri per chiedere progetti per Taranto, senza far sapere se sarà lo Stato a farlo o avrà la partnership di ArcelorMittal o altri

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Repubblica pubblica oggi una lettera che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte invia ai ministri dove annuncia l’apertura di un “Cantiere Taranto” che ospiti un piano strategico per il rilancio del territorio e favorisca l’occupazione. Di per sé, l’affermazione è un buon metodo per dire tutto e non dire nulla:

Gentile ministro,

durante la mia recente visita a Taranto, ho potuto constatare come la vicenda dello stabilimento industriale ex Ilva costituisca solo un aspetto, seppure di assoluto rilievo, di una più generale situazione emergenziale in cui versa la città e la sua popolazione. Il rilancio dell’intera area necessita di un approccio globale e di lungo periodo. La politica deve assumersi la responsabilità di misurarsi con una sfida complessa, che coinvolge valori primari di rango costituzionale, quali il lavoro, la salute e l’ambiente, tutti meritevoli della massima tutela, senza che la difesa dell’uno possa sacrificare gli altri. Per questo, reputo necessario aprire un “Cantiere Taranto”, all’interno del quale definire un piano strategico, che offra ristoro alla comunità ferita e che, per il rilancio del territorio, ponga in essere tutti gli strumenti utili per attrarre investimenti, favorire l’occupazione e avviare la riconversione ambientale.

giuseppe conte ilva

Poi Conte chiede ai ministri di presentare proposte per questo rilancio, senza far sapere se sarà lo Stato a farlo o avrà la partnership di ArcelorMittal o altri:

I processi di ristrutturazione o riconversione del tessuto industriale e delle infrastrutture di una determinata area geografica – come dimostrano alcune esperienze in Italia e in Europa – si portano a compimento solo attraverso politiche coordinate e sinergiche, che coinvolgano tutti gli attori istituzionali – in primis il Governo -, le associazioni di categoria, i comitati locali e tutte le forze produttive del Paese. A tal fine, in vista del prossimo Consiglio dei ministri di giovedì 14 novembre, ti invito, nell’ambito delle competenze del tuo dicastero, ad elaborare e, ove fossi nella condizione, a presentare proposte, progetti, soluzioni normative o misure specifiche, sui quali avviare, in quella sede, un primo scambio di idee. La discussione potrà quindi proseguire all’interno della cabina di regia che ho intenzione di istituire con l’obiettivo di pervenire, con urgenza, a soluzioni eque e sostenibili.

Poi cita il ministro della Difesa Guerini che vuole il rilancio di Taranto e la Pisano che vuole fare di Taranto “la prima città digitalizzata”: visto quello che ha promesso a Torino, meglio che il progetto venga ben analizzato prima di spenderci sopra soldi pubblici:

Al riguardo, ti anticipo che il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, mi ha comunicato l’intenzione di promuovere un intervento organico per il rilancio dell’Arsenale, mentre il ministro per l’Innovazione, Paola Pisano, mi ha rappresentato la volontà di realizzare un progetto di ampio respiro, affinché Taranto possa diventare la prima città italiana interamente digitalizzata. Confidando nella tua collaborazione, ti ringrazio fin d’ora per il contributo che potrai offrire alla definizione di un progetto che considero prioritario per l’azione di governo.

In conclusione, quella di Conte è una supercazzola. Il governo su ILVA ancora non sa cosa fare. Chissà se i ministri se ne accorgeranno.

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