Tutte le missioni militari internazionali dell’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-11

Attualmente sono 7.343 gli operativi italiani impiegati sul campo (erano 7.967 l’anno scorso), In tutto l’Italia è impegnata in 37 missioni in 22 Paesi; un costo totale che supera 1 miliardo e 100 milioni di euro

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L’Italia ha più di settemila soldati impiegati in aree di crisi e di conflitto, dalla Libia all’Iraq, passando per il corno d’Africa e il Sahel nelle missioni militari internazionali. Si tratta nella gran parte di missioni di addestramento, mentoring and training, come in Iraq, o di peacekeeping, come la missione Unifil in Libano, nata nel 1978 ma che dal 2006, al termine dell’ultima guerra fra Israele e il Libano, è stata rafforzata ed ha il compito di presidiare la blue line, la linea di confine fra i due Paesi.

Tutte le missioni militari internazionali dell’Italia

Repubblica pubblica oggi un’infografica a corredo di un articolo a firma di Gabriela Colarusso in cui vengono riepilogate tutte le missioni militari internazionali: attualmente sono 7.343 gli operativi italiani impiegati sul campo (erano 7.967 l’anno scorso), In tutto l’Italia è impegnata in 37 missioni in 22 Paesi; un costo totale che supera 1 miliardo e 100 milioni di euro.

I soldati feriti nell’esplosione in Iraq fanno parte della Task Force 44, gemella della Task Force 45 attiva in Iraq, unità speciali formata da incursori della Marina e dell’Esercito, e da alcuni reparti dei carabinieri, che hanno compiti di “mentoring and training”, affiancano e addestrano le forze speciali locali: formalmente non sono lì per combattere, ma per il ruolo che svolgono è facile che vengano coinvolti in combattimenti.

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Le missioni militari internazionali dell’Italia (La Repubblica, 11 novembre 2019)

Poi c’è la missione militare in Niger per controllare il confine sud della Libia, partita di fatto solo all’inizio dello scorso anno e ancora non pienamente operativa:

Il progetto iniziale prevedeva un ampliamento della missione di addestramento anche ad Agadez, al confine con la Libia, ma al momento è fermo», spiega Gianandrea Gaiani, analista esperto di affari militari. I contrasti con i francesi, che chiedevano il coinvolgimento italiano nelle operazioni di combattimento, hanno ritardato l’avvio della missione. La presenza degli americani, poi, a cui Roma fa riferimento, e che in Niger hanno la loro principale basi di droni nel Sahel, non ha facilitato il dialogo con Parigi.

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I tornado da usare per bombardare l’ISIS in Iraq (Corriere della Sera, 6 ottobre 2015)

In Libia l’Italia sostiene il governo di unità nazionale di al Serraj di Tripoli, che è appoggiato dalle Nazioni Unite, e foraggiato, economicamente e militarmente, da Turchia e Qatar. Il contingente italiano è a Misurata e dall’inizio della nuova guerra di Libia, il 4 aprile scorso, la città è stata più volte attaccata dall’aviazione del generale Haftar.

Leggi anche: Quanti sono e cosa fanno i militari italiani in Iraq

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