L’ecobonus sul conto corrente nella Legge di Bilancio 2020

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-23

Chi deve ristrutturare un appartamento e vuole approfittare dell’ecobonus, potrà decidere di indicare un conto corrente sul quale verrà riconosciuto il credito per l’intero bonus decennale e sul quale, anno dopo anno, verranno versate dallo Stato le rate del bonus

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La Legge di Bilancio comincia il suo iter parlamentare e in Commissione finanze alla Camera i relatori al decreto fiscale hanno presentato un pacchetto di emendamenti che, se approvati, potrebbero portare delle novità rilevanti per chi deciderà di accedere agli ecobonus, gli sconti fiscali per installare una nuova caldaia, delle pompe di calore o dei pannelli fotovoltaici. Spiega oggi Il Messaggero che già con il decreto crescita, il governo aveva dato la possibilità alle imprese di effettuare uno sconto in fattura ai clienti del 65%, ossia lo sgravio fiscale che il cliente stesso riceverebbe dallo Stato in dieci anni come restituzione di imposta nelle dichiarazioni dei redditi.

Ora questa possibilità viene allargata. Chi deve ristrutturare un appartamento e vuole approfittare dell’ecobonus, potrà decidere di indicare un conto corrente sul quale verrà riconosciuto il credito per l’intero bonus decennale e sul quale, anno dopo anno, verranno versate dallo Stato le rate del bonus. Un meccanismo molto semplice che consente di ottenere diversi risultati. Il primo è di allargare gli sgravi per le ristrutturazioni anche ai cosiddetti «incapienti», coloro cioè che hanno redditi bassi e non pagano imposte e, dunque, non possono nemmeno ottenere i rimborsi.

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Il decreto fiscale (Il Messaggero, 23 novembre 2019)

Il secondo è di favorire la cessione del credito alle banche. Chi non ha soldi a sufficienza per la ristrutturazione, potrà farseli anticipare da un istituto di credito, che potendo contare su rimborsi diretti su un conto corrente dedicato avrà più facilità a concedere il prestito. Non solo, il meccanismo favorisce anche le imprese più piccole, che non hanno le spalle abbastanza robuste per poter anticipare i soldi ai clienti attraverso lo sconto in fattura.

La semplificazione dell’ecobonus non è l’unica novità. Ieri il ministro del lavoro Nunzia Catalfo, ha anche annunciato l’intenzione di presentare un emendamento per evitare che le neo mamme lascino il lavoro. Un annuncio che però  ha subito sollevato le proteste da parte del Partito Democratico, alleato di governo dei Cinque Stelle a cui appartiene la Catalfo.

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