La rissa nel governo sugli assistenti civici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-25

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese fa sapere che non era stata informata dell’iniziativa di Boccia. E dà lo stop alla collaborazione con le prefetture e le forze di polizia

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Il Viminale si dissocia dal ministero degli Affari Regionali sugli assistenti civici e si apre una crepa nel governo tra Luciana Lamorgese e Francesco Boccia. Il ministero degli Interni fa infatti sapere tramite le agenzie di stampa che non era stato informato dell’iniziativa: “Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno, per l’istituzione della figura degli ‘assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”.

La lite nel governo sugli assistenti civici

Stamattina il ministero degli Affari Regionali aveva precisato: “Quando si parla di assistenti civici parliamo di volontariato. Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell’organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell’ordine”. Ma nel frattempo il MoVimento 5 Stelle era andato all’attacco dell’iniziativa: “La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila #assistenticivici non mi convince. E non convince il #M5S. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza”, ha scritto su Twitter il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi. Ancora più caustico il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni: “Assistenti civici per me no. Con il Movimento questa proposta non è stata condivisa e non la vogliamo. Noi siamo al governo per fare il bene dei cittadini nonostante le tante difficoltà. Basta sparate. Serve responsabilità e serietà”.

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Anche Matteo Renzi era andato all’attacco: “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?”. Secondo Giorgia Meloni invece con gli assistenti civici si rischia una “deriva autoritaria”:

giorgia meloni

Leggi anche: Come diventare uno dei 60mila assistenti civici (e cosa possono fare)

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