Economia
La flat tax per le partite IVA a 65mila euro rimane?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-30
Il punto da risolvere è rimasto in sostanza soltanto uno: il tetto ai beni strumentali per poter accedere alla flat tax. L’intenzione del governo era di introdurre un limite di 20mila euro ai beni strumentali ammissibili per ciascun professionista per poter accedere al regime forfettario
Il governo cerca le risorse necessarie, 100 milioni di euro, per mantenere quasi inalterato il regime della flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro.Dopo i tanti annunci che annunciavano la sua cancellazione e le relative polemiche, il piano originario dell’esecutivo prevedeva una stretta abbastanza forte sui requisiti per l’accesso, ma anche il ritorno al sistema analitico di determinazione dell’imponibile.
Ieri il vertice di maggioranza ha intanto confermato il regime forfettario, che eviterà la tenuta di documentazione e scritture contabili. Ma il ministero dell’Economia cerca nuovi fondi anche per alleggerire gli altri vincoli. Potrebbero ad esempio cadere le clausole di esclusione dal regime per chi spende più di 20mila euro in beni strumentali o 20mila per pagare dipendenti e collaboratori. La flat tax tornerà invece ad essere preclusa per chi ha oltre 30mila euro di reddito da lavoro dipendente.
La questione sarà trattata nel nuovo vertice di maggioranza convocato per oggi. Il punto da risolvere è rimasto in sostanza soltanto uno: il tetto ai beni strumentali per poter accedere alla flat tax. L’intenzione del governo era di introdurre un limite di 20mila euro ai beni strumentali ammissibili per ciascun professionista per poter accedere al regime forfettario. L’intenzione sarebbe quella di eliminare totalmente questa soglia. Se non fosse possibile, allora potrebbe essere alzata per ampliare la platea.
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