La fake news dei tre casi di Coronavirus a Reggio Emilia e altre storie (false)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-25

Una falsa pagina del Televideo che annuncia tre nuovi casi di Coronavirus nella provincia di Reggio Emilia (a Montecchio e al Santa Maria) ha provocato una denuncia. Falsi anche i casi di Larino e l’annuncio di chiusura delle scuole circolato su Whatsapp

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Una falsa pagina del Televideo che annuncia tre nuovi casi di Coronavirus nella provincia di Reggio Emilia (a Montecchio e al Santa Maria) ha provocato una denuncia da parte di Sergio Venturi, assessore regionale alla Sanità, che l’ha annunciata durante la conferenza stampa convocata questo pomeriggio in Regione: “L’Ausl di Modena e quella Reggio Emilia hanno denunciato i primi casi di notizie false alla Polizia postale- afferma Venturi- siamo passati alla fase delle denunce e continueremo ogni volta che qualche sciacallo darà notizie false”.

La fake news dei tre casi di Coronavirus a Reggio Emilia e altre storie (false)

E aggiunge: “Mi auguro che le denunce crescano perché vuol dire che le persone collaborano quando vengono raggiunti da questi comunicati falsi. Ci vediamo qui tutti i giorni per raccontarci le cose che succedono in assoluta trasparenza, sena bisogno di qualcuno che racconta falsità che mettono solo paura alle persone”.

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Anche il sindaco di Larino in provincia di Campobasso, Giuseppe Puchetti, ha annunciato esposti: “Denuncerò alla Polizia Postale l’episodio di un presunto caso di coronavirus a Larino. Si tratta di una fake news. Questa notizia è stata veicolata attraverso WhatsApp – ha proseguito Puchetti – ed è falsa. Non si possono accettare queste situazioni. Lo considero un procurato allarme e, per questo, domani mattina denuncerò il caso alla Polizia Postale. Mi recherò presso la caserma dei Carabinieri del paese per presentare un esposto. Mi auguro che la Polpost riesca a risalire all’autore di questa fake news”. Stamattina il governo era stato costretto a smentire la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, circolata con un messaggio su Whatsapp e addebitata a Giuseppe Conte: “Le decisioni e le misure adottate dal governo – si ricorda ancora – vengono comunicate esclusivamente attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega di far riferimento”. La stessa cosa aveva dovuto fare la Regione Lazio.

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