La disfatta del Front National alle elezioni in Francia (e la sconfitta della Frexit)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-18

Pochi seggi per il partito di Marine che almeno viene eletta. Fuori dal parlamento il numero 2 del partito, fautore dell’uscita dall’euro

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Marine Le Pen viene eletta per la prima volta in Parlamento al suo terzo tentativo. Ma le buone notizie per il Front National dal secondo turno delle elezioni in Francia finiscono qui. Per il partito si tratta di una disfatta storica: puntava a 40 deputati, è accreditato al massimo di otto posto (ma più probabilmente saranno sei).

La disfatta del Front National alle elezioni in Francia

La Le Pen è stata eletta nel seggio parlamentare di Pas-de-Calais. Insieme a lei il Front National porta in Parlamento il compagno della leader, Louis Aliot, ma fallisce Florian Philippot, numero 2 e grande avversario interno della Le Pen. Passano senza grandi difficoltà i ministri del governo Richard Ferrand (Coesione territoriale) e Christophe Castaner (Relazioni con il Parlamento e portavoce governo). In più Per la prima volta un nazionalista corso, Michel Castellani, 71 anni, è stato eletto all’Assemblea Nazionale francese. Ma la notizia è la sconfitta di Philippot: aveva annunciato che si sarebbe dimesso da tutte le cariche del Front National in caso di cambio di linea sull’uscita dall’euro da parte di Marine. Una exit per il fautore della Frexit, insomma.
front national marine le pen
La stessa Marine ha ammesso in privato con i suoi che la questione dell’uscita dall’euro e dall’Unione Europea ha rappresentato la palla al piede della sua campagna elettorale e alla fine ha reso più netta la vittoria di Macron. Sebastien Chenu è stato invece eletto nella 19ma del Nord.  “Questo processo è profondamente antidemocratico. Noi al ballottaggio delle presidenziali abbiamo raccolto 6 milioni di elettori, ed oggi abbiamo così pochi deputati. È vitale per la democrazia che si introduca il metodo proporzionale”, ha commentato Marine, evidentemente informata soltanto oggi di come funziona il sistema elettorale francese.

I risultati delle elezioni in Francia

Intanto Emmanuel Macron ha ottenuto oggi una delle più grandi maggioranze parlamentari della storia della V Repubblica nel secondo turno delle elezioni legislative, anche se meno schiacciante da quanto annunciato da alcuni sondaggi, con una astesnione che ha raggiunto un nuovo record. Secondo le stime di più istituti demoscopici disponibili alle 20, la République en marche (Rem) e l’alleato MoDem si aggiudicano da 355 a 360 seggi, molto superiore alla maggioranza assoluta di 289 seggi, ma nettamente sotto la barra dei 400 che faceva presagire il primo turno. Solo l’istituto Elabe accorda al partito presidenziale fra 395 e 425 seggi. La serata è stata segnata da un nuovo record: quello dell’astensione per delle elezioni legislative, che dovrebbe superare il 56%, secondo diversi istituti.
francia elezioni
Secondo le prime stime, l’alleanza fra Les Républicains (LR) e l’Udi otterrebbe fra 128 e 130 seggi, al di sopra delle attese della destra dopo il primo turno. Il Partito socialista e i suoi alleati (PRG inclus) vincerebbero fra 46 e 50 seggi, molto lontano dai 302 seggi dell’Assemblea uscene, ma meno catastrofica per un Ps che temeva di non riuscire neanche a costituire un gruppo parlamentare (15 persone minimo). La France Insoumise e il PCF otterrebbero da 28 a 30 seggi, meno bene del previsto. Il Front national otterrebbe sei seggi.

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