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Ius soli e paese sott’acqua: il M5S ha problemi a pensare a due cose insieme
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-17
La risposta di non precisate “Fonti M5S” alle agenzie di stampa per la proposta del PD sullo ius soli
“C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare”. Questa è la risposta che “fonti m5s” dettano alle agenzie di stampa per commentare quanto detto dal segretario del Pd Nicola Zingaretti dal palco di Bologna.
Ius soli e paese sott’acqua: il M5S ha problemi a pensare a due cose insieme
Cosa aveva detto Zingaretti? “Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo”, è il virgolettato riportato dall’agenzia di stampa ANSA, che quindi delinea un percorso parlamentare e non un impegno di governo. “Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini – ha assicurato -, ma per raggiungere l’obiettivo e non per mettere bandierine e avere un’intervista sui giornali. Ci vuole serietà non comizi”, ha aggiunto. A chiudere la polemica ci pensa infine Andrea Orlando: “A molti esponenti dei 5Stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata”.
Il segretario rispondeva senza mai nominarlo a Matteo Renzi sullo spinoso argomento delle tasse. Zingaretti dice che “il Pd non si accoda ad una generica battaglia contro il fisco” e che “il partito è per una ridistribuzione del carico fiscale”. “I democratici dice – sono il partito della giustizia fiscale: è il fondamento più importante del patto tra cittadini e Stato, garantisce il funzionamento dei servizi. Ora il sistema è terribilmente ingiusto, c’è chi paga troppo, i lavoratori dipendenti, le partite Iva, ma c’è chi evade una montagna di miliardi che recuperati anche solo in parte servirebbero per investimenti, innovazione e giovani”.
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