Sulla pagina Inps per la famiglia il brutto risveglio di chi ha preso il reddito di cittadinanza

Categorie: Economia, Fact checking

"Pochi spiccioli"; "Solo 40 euro, è una presa in giro"; "E' molto meno dell'importo che avevate promesso": la pagina Facebook INPS per la famiglia (che secondo FB è ufficiale) raccoglie le lamentele dei percettori del reddito di cittadinanza. Peccato che fosse tutto previsto...

Dal 16 aprile l’INPS ha cominciato a comunicare tramite sms o mail agli aventi diritto se la richiesta per il reddito di cittadinanza è stata accolta e quanto è l’importo complessivo del sussidio. E qui in molti si sono accorti di quello che i giornalisti (quei cattivoni!) hanno fatto notare tempo fa: le somme stanziate e il numero di richiedenti avrebbero reso il sussidio medio molto basso.



L’assalto all’INPS per il reddito di cittadinanza e la pagina FB INPS per la famiglia

La pagina Facebook Inps per la famiglia dovrebbe essere una risorsa ufficiale di INPS, visto che lo dice il badge del social network blu che “conferma che questa è la pagina autentica per questa azienda e organizzazione”, anche se la pagina FB collegata a Inps famiglia sul sito internet dell’ente è INPS Giovani (si trova nel footer), che a sua volta ha comunque il badge grigio.



Sulla pagina facebook, vera o falsa che sia, si sono riversati i commenti di migliaia di utenti che si lamentano o chiedono spiegazioni per il reddito di cittadinanza. In primo luogo ci sono quelli che notano che l’importo è troppo basso segnalando che sono arrivate somme dai 40 ai 500 euro: “Ho una figlia di quattro anni da sola con un affitto, come campiamo con 491 euro al mese?”, si chiede Nadia.



C’è chi nota che l’importo è diverso da quello calcolato dai CAF, e l’admin della pagina FB spiega che probabilmente non sono stati calcolati i bonus.

C’è anche chi dice che i conti non tornano, perché la soglia ISEE era rispettata ma la richiesta è stata respinta:

C’è anche chi ha qualche problema con la visualizzazione degli importi…

Ma quando finalmente riesce nell’impresa, è soddisfatto dei risultati:

C’è chi si lamenta esplicitamente anche se non dice la cifra che gli è stata destinata:

E c’è chi invece scopre appunto che l’assegno è soltanto di 40 euro:

Probabilmente perché i calcoli fatti al CAF non corrispondono a quelli di INPS:

Anche perché in molti si sono trovati a vedersi rifiutata la richiesta perché avevano un reddito nel 2017, anche se nel 2018 hanno perso il lavoro:

La parte più curiosa però sono gli utenti che dicono che gli altri non hanno diritto a lamentarsi per l’importo del reddito di cittadinanza perché l’obiettivo è quello di trovare un lavoro: magari dovrebbe avvertire anche chi in campagna elettorale scriveva a lettere maiuscole l’importo di 780 euro

Le mitiche risposte dell’admin di INPS per la famiglia

Un capitolo a parte meritano le risposte dell’admin della pagina, che in primo luogo pretende che gli altri utenti non commentino i post degli utenti che fanno una domanda e poi minaccia la cancellazione dei commenti (in realtà ce ne sono centinaia) a chi sgarra.

La pagina è stata nel frattempo presa di mira da chi aveva una gran voglia di trollare da ieri sera:

Sono entrati già nella storia dell’internet invece le risposte dell’admin all’utente Candy Candy Forza Napoli, che, poverina, non riesce a trovare il pin: “Basta richiederlo a Poste o a Inps. Oppure è troppo impegnata a farsi i selfie con le orecchie da coniglio?”.

La battuta sui selfie con le orecchie da coniglio (che parte dalla foto profilo della ragazza) è stata fatta in due occasioni:

L’admin però in altre occasioni si infila in una pericolosa china, come quando sembra sfottere chi fa domande…

 

Anche se forse per rispondere a Candy Candy Forza Napoli bisogna avere la pazienza di Giobbe:

Ma c’è anche chi nota una verità di importanza fondamentale: gli importi attualmente accertati sono quelli liquidati da INPS in base al decreto legge sul reddito di cittadinanza. La conversione in legge ha determinato altri tagli di importi: significa che in molti si troveranno un’ulteriore decurtazione a breve.

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