Il razzismo sul bus ad Alessandria

Categorie: Opinioni

La consigliera comunale di Alessandria Vittoria Oneto ha raccontato su Facebook un episodio di razzismo a cui ha assistito su di un autobus nella sua città:



Questa sera ho preso l’autobus per tornare a casa. Pochi posti a sedere. Io rimango in piedi. Salgono una mamma con due bambini. Lei si appoggia in uno spazio largo col passeggino e la bambina di circa 7 anni prova a sedersi in un posto vicino ad una signora di circa 60 anni che aveva appoggiato la sua borsa della spesa sul sedile. La signora guarda la bambina e le dice : NO NO TU QUI NON TI SIEDI! Io dico alla donna di spostare la borsa e di fare sedere la bambina ma lei insiste e mi dice in modo arrogante di farmi gli affari miei. Peccato, hai trovato la persona sbagliata. La madre della piccola non dice nulla e guarda a terra.



A quel punto alzo la voce sempre di più e le intimo in malomodo di fare sedere immediatamente la bambina e di vergognarsi con tutto il fiato che avevo in gola. La signora a quel punto la fa sedere ma continua a borbottare e a guardare schifata la bambina. Tutte le persone sull’autobus mi guardano in parte compiaciute, in parte no ma nessuno osa dire nulla.
Secondo voi di che colore aveva la pelle quella bambina?
Sì proprio così.
Ho pianto. Sono scesa dall’autobus e ho pianto. Per il nervoso, per la tristezza per il senso di sconfitta che ho provato e provo.
Come se questi giorni non fossero già dolorosi.
È questo quello che siamo? È questo quello che vogliamo essere?
Io non voglio crederci.

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