Fact checking
Il M5S e la storia (inventata) di Jeremy Rifkin che tesse le lodi della manovra del Conte Bis
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-10-22
Non ci crederete mai: nell’intervista concessa al TG1 il sociologo americano non parla mai né del M5S né della manovra, ma allora perché il MoVimento 5 Stelle si inventa quello che Rifkin non ha detto?
«Un grande economista e sociologo come Jeremy Rifkin elogia la svolta ambientale che abbiamo impresso a questa Manovra». Oggi il MoVimento 5 Stelle ha deciso di raccontare che Jeremy Rifkin, sociologo e autore di un libro dal titolo Un green new deal globale. Il crollo della civiltà dei combustibili fossili entro il 2028 e l’audace piano economico per salvare la Terra ha elogiato la svolta ambientale impressa dal M5S alla legge di Bilancio.
Se il M5S mette in bocca a Rifkin parole che non ha pronunciato
Ma quando e dove Rifkin avrebbe fatto i complimenti al MoVimento 5 Stelle e al governo per la manovra e la “svolta ambientale”? Niente meno che durante un’intervista concessa al Tg1 e andata in onda ieri durante l’edizione delle 20 del telegiornale della prima rete Rai. Il bello è che durante l’intervista Rifkin non pronuncia mai il nome del MoVimento, del Presidente del Consiglio e soprattutto non fa alcun riferimento alla manovra del governo giallorosso.
Nell’intervista a Matteo Alviti Rifkin parla di quella che secondo lui è la bolla economica dei combustibili fossili che potrebbe concludersi nel 2028 e spiega che per costruire le infrastrutture necessarie al Green New Deal «si creeranno milioni di posti di lavoro, in Europa e nel mio Paese, gli Stati Uniti». E l’Italia? «Quanto all’Italia – prosegue Rifkin – il Sud è l’Arabia Saudita dell’eolico e del solare. Se restate alle energie fossili soffrirete il collasso della vostra economia. E questo avverrà molto molto in fretta».
Questo è quello che ha detto Rifkin, ed è quello che si può ascoltare anche nel video pubblicato dal MoVimento 5 Stelle su Twitter e su Facebook, è quindi un discorso molto generale sulla necessità di passare da un’economia basata sui combustibili fossili ad una sulle fonti rinnovabili. Quando parla dei progressi compiuti dalle varie nazioni in questo senso Rifkin dice che Europa e Cina sono più avanti mentre negli USA l’amministrazione Trump sta remando contro (anche se in alcuni stati i legislatori si stanno muovendo in direzione di una svolta verde). Il sociologo rivolge poi un appello ai giovani che fanno parte del movimento globale per il clima invitandoli a farsi eleggere e ad entrare nelle istituzioni per essere promotori del cambiamento.
Quante volte Rifkin ha nominato il M5S? Nessuna. Quanto tempo ha dedicato all’analisi di una manovra di bilancio della quale evidentemente non conosce i dettagli? Zero. E non è la prima volta che il M5S mette in bocca a Rifkin parole che non ha pronunciato. L’anno scorso, ad appena due giorni dall’insediamento del Governo Conte 1 il Blog delle Stelle sparò in orbita un titolo del genere: «con il Governo del Cambiamento più potere al popolo e alle comunità locali, parola di Rifkin». Manco a dirlo era una “ricostruzione”di quello che aveva detto Rifkin in occasione del a Brussels Economic Forum, e del resto come poteva l’economista e sociologo promuovere un governo che non aveva ancora fatto nulla? Esattamente come non può lodare una manovra che non è ancora stata approvata dal Parlamento e contiene più che altro generici impegni verso l’economia verde.
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