Opinioni

Alma-ty: la città del Grande Gioco

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2019-10-23

L’ultima tappa del mio viaggio in Kazakhstan è stata Alma-ty. Prima era chiamata Alma-ata. Evidentemente ai kazaki piace cambiare spesso il nome delle città. E’ situata alla fine della steppa. Alle pendice del massiccio del Tian-Shan (in cinese significa Montagne Celesti). Montagne molto belle, di tipo alpino. Numerosi i resort, le piste di pattinaggio e […]

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L’ultima tappa del mio viaggio in Kazakhstan è stata Alma-ty. Prima era chiamata Alma-ata. Evidentemente ai kazaki piace cambiare spesso il nome delle città. E’ situata alla fine della steppa. Alle pendice del massiccio del Tian-Shan (in cinese significa Montagne Celesti). Montagne molto belle, di tipo alpino. Numerosi i resort, le piste di pattinaggio e le piste per sciare. Per questa ragione, questa località si è candidata ad ospitare i giochi olimpici invernali. E’ questo massiccio la patria della mela. Tipico animale (ormai, purtroppo, in via di estinzione) la tigre bianca (come la chiamano loro) o leopardo delle nevi (come lo chiamiamo noi). La presenza della montagna rende il clima di Alma-ty più accettabile: finalmente compaiono gli alberi, completamente assenti sia ad Astana che nella steppa. Fa un po’ meno freddo che ad Astana, ma non troppo, come ricordano i trampolini per il salto con gli sci situati sulle colline prospicienti alla città. La popolazione è estremamente ospitale. Siamo stati ieri a cena a casa di una coppia. Lei professoressa di Matematica, lui Ingegnere. La società kazaka ricorda un po’ l’Italia degli anni ’60. Dignitosa povertà, tanta voglia di lavorare, grande voglia di emergere. Una società sana che probabilmente vivrà nei prossimi anni il boom economico che ha vissuto l’Italia 50 anni fa.

almaty

Alma-ty è sicuramente una città araba. Molte strade sono dedicate ai biy, uomini saggi che amministravano la giustizia per conto del Sultano. Il Direttore di Dipartimento di Matematica discende da uno di questi saggi uomini (Tole biy). L’influenza russa si nota anch’essa da tanti piccoli particolari (circo, balletto, etc) Ma quello che uno nota di più è che Alma-ty è un vero crocevia mondiale. Qui passava la via della seta, qui continuano a passare i commerci fra Asia ed Europa. Nel 700-800 avvenne qui il Grande Gioco. Ossia come veniva chiamato il confronto fra l’Impero Britannico e l’Impero Russo per avere il controllo di queste rotte commerciali (L’origine del termine è attribuita ad un ufficiale dell’esercito britannico). E il Grande Gioco è ancora in atto, sono solo cambiati i protagonisti. Adesso sono gli USA, la Russia e la Cina. Mi ha edotto di questa situazione un businessman iraniano, molto chiacchierone, che ho incontrato a colazione. Per come si comportava, per il tono della voce, per la sua mimica e per quello che diceva sembrava proprio Borat. La sua opinione è che l’ultimo Presidente Americano che ci ha capito qualcosa sia stato George Bush Sr. Dopo di lui il diluvio.

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foto da wikimedia

 

Clinton è stato troppo asservito alla politica sionista e ha lasciato prosperare l’estremismo islamico dell’ISIS. George Bush Jr è stato un idiota avido che ha invaso l’Iraq senza capire in quale ginepraio andava a finire. Il primo mandato di Obama con Hillary Clinton come Segretario di stato è stato incredibilmente ancora peggio. Con le primavere arabe, son stati sobillati tutti i movimenti estremisti sunniti con grandi stragi di popolazione civile. Obama ha capito l’errore fatto solo nel secondo mandato cercando di cambiare politica, ma è arrivato Trump che l’ha cambiata di nuovo cercando di uscire dal Grande Gioco. Il risultato è stato che gli USA, pur essendo i più ricchi e e quelli con l’esercito più forte, hanno perso credibilità ( e, come diceva il mio amico chiacchierone, l’onorabilità è tutto per gli Arabi) e quindi influenza sulla regione. La Cina è un po’ troppo furba per poter agire da protagonista. La Russia intanto sta vincendo alla grande e sta diventando sempre più aumentando l’influenza nella regione. Intanto però le popolazioni stanno soffrendo. L’Iran si è trovato costretto ad impegnarsi ia combattere una guerriglia in Iraq, una guerra vera e propria in Siria e una guerra fredda (si fa per dire) con l’Arabia Saudita. Inoltre vi è la guerra in Yemen . L’Egitto è sotto dittatura. La Libia in uno stato di guerra permanente. Le sanzioni americane sono molto dure e colpiscono la popolazione civile iraniana. La colpa di tutto (ovviamente per un Iraniano) è da attribuirsi sia ad Israele che, per evitare di pagare il fio della oppressione del popolo palestinese, semina discordia e guerra fra i paesi arabi e sia agli USA che obbediscono come un cagnolino ad Israele. Il comizio sarebbe durato ancora a lungo, per fortuna dovevo andare a lavorare…

 

foto di copertina via

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