L’avviso di sfratto del M5S a Virginia Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-23

In Comune per tutta la giornata hanno provato a darsi una spiegazione. E se la sono data, forse, con l’asse che Raggi sta cercando di instaurare con il premier Giuseppe Conte, che più di un problema interno sta dando alla leadership parlamentare di Luigi Di Maio

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Ieri, con il dovuto tatto diplomatico per il ruolo che ricopre all’interno del MoVimento 5 Stelle, l’ex braccio destro di Luigi Di Maio Vincenzo Spadafora, oggi ministro dello Sport, ha detto a Omnibus che “Non la sindaca però Roma e l’amministrazione restano un problema. E’ un’esperienza dalla quale dovevamo aspettarci di più. Non è un problema personale della Raggi, è un progetto politico guidato dalla Raggi ma nel quale siamo corresponsabili tutti come M5S. Sicuramente è stata un’esperienza difficile, faticosa, che non ha sicuramente dato quel cambiamento che è stato votato qualche tempo fa”.

virginia raggi omnibus vincenzo spadafora

Simone Canettieri sul Messaggero spiega come l’hanno presa in Campidoglio:

Per la sindaca è un messaggio chiaro, soprattutto perché a pronunciarlo è colui che quest’estate ha lavorato dietro le quinte per la nascita del governo giallorosso Pd-M5S. La riflessione che gira è semplice: non solo i vertici pentastellati hanno scaricato la sindaca, e va bene ci siamo, ma le hanno mandato un segnale a futura memoria. Ovvero:cara Virginia, non ti ricandidare nel 2021, sei un problema. Anzi, il problema.

Non è un segreto,infatti,che l’unico scoglio di un futuro accordo giallorosso nella Capitale risieda proprio nella volontà della sindaca di ricandidarsi. «Con lei in campo è impossibile qualsiasi tipo di intesa quando ci saranno le elezioni, anche al doppio turno», ripetono da tempo i colonnelli di Dario Franceschini. Perché «i suoi anni in Comune sono troppo controversi e divisivi». Dunque dopo il gelo che di fatto c’è sempre stato, adesso tra la sindacae i vertici del Movimento si registra un passo in avanti: la separazione dei destini.

E tutto avviene molto alla luce del sole, a favor di telecamera. In Comune per tutta la giornata – fagocitata dalla sentenza su Mafia Capitale, altra nota stonata – hanno provato a darsi una spiegazione. E se la sono data, forse, con l’asse che Raggi sta cercando di instaurare con il premier Giuseppe Conte, che più di un problema interno sta dando alla leadership parlamentare di Luigi Di Maio.

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