I trenta congiurati nel M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-28

Secondo Libero sarebbero pronti a garantire il sostegno a un governo di centrodestra mollando i grillini. Ma…

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Ci sono trenta parlamentari pronti ad abbandonare il MoVimento 5 Stelle con  due ex cacciati – Salvatore Caiata e Catello Vitiello – che stanno lavorando sotto traccia al progetto. Che ha anche un nome: “Sogno Italia”. Lo sostiene oggi Salvatore Dama su Libero, che però non spiega il collegamento tra Caiata e Vitiello e gli altri parlamentari grillini, ma in compenso dice che se il governo gialloverde finirà su un binario morto, se le liti quotidiane tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio diventeranno insanabili, allora potrebbe emergere in Parlamento una strada alternativa alle urne anticipate per risolvere una crisi di governo che ormai in tanti danno per scontata prima o dopo le Europee. Una strada alternativa di centrodestra, visto che anche oggi sul Corriere della Sera rimbalzavano le voci della buvette che vedono il M5S a rischio implosione e pronosticano la comparsa dei Responsabili.

deficit pil governo lega m5s
Italia ed UE: su cosa si litiga (La Repubblica, 26 novembre 2018)

Sempre secondo il racconto di Libero, Caiata nelle scorse settimane ha registrato il marchio Sogno Italia: il logo è costituito dalla scrittta “Sì” con la s maiuscola e la i minuscola con il puntino triccolore. A questo gruppo si dovrebbero aggiungere i trenta:

Mollando i Cinquestelle, i “neoresponsabili” si libererebbero dall’obbligo delle “restituzioni”e dall’obolo mensile che va versato all’Associazione Rousseau. In mano agli ex grillini c’è già una lista di una trentina di deputati, manovalanza parlamentare poco nota ai riflettori, classe politica selezionata dalla cosiddetta società civile che non ha un percorso di militanza tale da giustificare remore o crisi di coscienza in caso di salto della quaglia.

Anche la storia della multa di 100mila euro per chi tradisce non fa più paura a nessuno. Vitiello, l’avvocato penalista che ha mandato a gambe all’aria il governo con il suo emendamento sul peculato, ha spiegato ai colleghi più sprovveduti che quella sanzione è incostituzionale, nessun Tribunale riconoscerebbe mai il diritto del Movimento 5 Stelle a incassare una penale da chi tradisce.

I sogni son desideri?

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