Economia
I tre scenari per Alitalia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-25
Il piano del governo: affidare la società ad un supercommissario e ad un manager esperto del settore aereo col compito di ristrutture e riorganizzare la società. Poi una volta completato il risanamento e alleggeriti gli organici la compagnia verrebbe rimessa sul mercato
O risorge la cordata promossa da Ferrovie dello Stato, oppure il crack è più vicino, oppure ancora un supercommissario che ristrutturi e poi venda: per Alitalia ci sono tre scenari possibili e il terzo, quello della nazionalizzazione provvisoria, è quello che spaventa di più i contribuenti. Perché in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio e perché ciò costituirebbe un esborso ancora più imponente rispetto ai 2 miliardi malcontati che è costato finora il tentativo di ristrutturazione sotto l’egida di FS e con Delta e Lufthansa come potenziali partner. Un progetto bloccato dal no di Atlantia, spiega oggi Paolo Baroni sulla Stampa:
Dopo sette rinvii dei termini e dopo che anche la scadenza del 21 novembre è passata senza che venisse presentata ai commissari la tanto attesa offerta irrevocabile di acquisto, Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo e il ministro dello Sviluppo avrebbero dovuto vedersi oggi o forse domani per fare il punto della situazione. Stando a fonti del Mise, però, ancora ieri sera l’appuntamento non figurava nell’agenda del ministro. Patuanelli, che ha già incontrato i tre nei giorni scorsi, continua però a mantenersi in stretto contatto con loro e a monitorare la situazione. E a questo punto non è escluso che lasci passare ancora qualche giorno in attesa che possa maturare qualche novità, sul fronte Delta o sul fronte Lufthansa.
Oggi dalle 13 alle 17 è previsto uno sciopero che costringerà Alitalia a cancellare ben 130 voli. «Non è più possibile perdere tempo. Dopo la rinuncia al consorzio da parte di Delta, Lufthansa, Atlantia e la mancata offerta vincolante di Ferrovie, il governo convochi i sindacati e indichi la strada da seguire per salvare Alitalia e tutti i suoi dipendenti» ha dichiarato ieri il presidente dell’Associazione nazionale piloti, Marco Veneziani. Intanto il supercommissario pronto a gestire la nazionalizzazione è sempre più vicino:
In assenza di un consorzio di salvataggio, con Delta o con Lufthansa, con o senza Atlantia (ma quale soggetto potrebbe prendere il suo posto investendo 3-400 milioni di euro nell’ex compagnia di bandiera?) per evitare la messa in liquidazione di Alitalia il governo ha una sola possibilità: affidare la società ad un supercommissario e ad un manager esperto del settore aereo col compito di ristrutture e riorganizzare la società. Poi una volta completato il risanamento e alleggeriti gli organici la compagnia verrebbe rimessa sul mercato e ceduta. A Lufthansa, che ha indicato questa come soluzione ideale per prender parte all’impresa, o ad un altro gruppo, non escluso un ritorno di fiamma da parte di Airfrance.
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