Ecco “i democratici” per cacciare Renzi e Italia Viva dalla maggioranza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-17

Una pattuglia parlamentare chiamata “i democratici” per puntellare la maggioranza in caso di addio di Italia Viva. Un po’ il piano spiegato ieri da Goffredo Bettini su Facebook (che poi ha fatto marcia indietro) e che prevede l’arrivo di alcuni berlusconiani pronti a transitare in maggioranza insieme ad ex Italia Viva

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La Stampa e Repubblica oggi raccontano che Giuseppe Conte e Nicola Zingaretti pensano a una pattuglia parlamentare chiamata “i democratici” per puntellare la maggioranza in caso di addio di Italia Viva. Un po’ il piano spiegato ieri da Goffredo Bettini su Facebook (che poi ha fatto marcia indietro) e che prevede, secondo Tommaso Ciriaco, l’arrivo di alcuni berlusconiani pronti a transitare in maggioranza, che oggi si riuniranno in Senato in gran segreto.

Anche i vertici renziani, ufficiosamente, danno per probabili gli addii dell’ex 5S Gelsomina Vono e dell’ex azzurra Donatella Conzatti, entrambe attualmente in Italia Viva. Il socialista Riccardo Nencini, che ha offerto a Renzi il simbolo per dare vita al gruppo di Italia Viva a Palazzo Madama e non intende tornare sui suoi passi, assicura però di “essere certissimo che Renzi non farà cadere il governo”. Come a dire, tra le righe, che se dovesse farlo il PSI potrebbe comunque restare in maggioranza.

Tra i senatori di Forza Italia, intanto, continua a girare voce che Sandro Biasotti, Andrea Causin, Franco Dal Mas, Paolo Romani, forse anche l’UDC Antonio Saccone ragionano sul grande salto (“Ma le assicuro che il nostro partito – dice Antonio De Poli – è e resta nel centrodestra”).

democratici gruppo italia viva

Federico Capurso fa alcuni nomi che sono uguali a quelli del pezzo di Repubblica ma avverte che l’ipotesi è ancora molto difficile da sostenere:

L’ipotesi di allargare la maggioranza per rendere irrilevanti i renziani è però complicata, «quasi impossibile, almeno in questo momento», ragionano i senatori dem, che attestano invece «l’ottimo rapporto di collaborazione» con Italia viva a palazzo Madama. Servirebbero almeno 8 senatori per condannare Renzi all’irrilevanza: alcuni provenienti dalla stessa Italia Viva, altri da Forza Italia, pronti a fare da stampella al governo. Chi tiene in mano il pallottoliere del Senato però è sicuro: «I senatori renziani che potrebbero lasciare Renzi perché hanno paura di una crisi sono due, al massimo tre». Si parla di Silvia Vono, Annamaria Parente e Donatella Conzatti.

Poi ci sarebbero gli uomini di Forza Italia che non vogliono morire leghisti. I nomi sono sempre gli stessi, girano da luglio, dai tempi del governo gialloverde. Sono, tra gli altri, quelli di Paolo Roma ni, Andrea Cangini, Massimo Mallegni, cui si aggiunge in questi giorni Sandra Lonardo Mastella, moglie di Clemente Mastella. E poi i peones, tanti, che rimangono imboscati, pronti a uscire allo scoperto se ce ne fosse davvero bisogno. L’arrivo di responsabili dal centrodestra finora è sempre stato stoppato e difficilmente potrebbe arrivare su un tema come quello della prescrizione. E poi, fanno notare da Italia viva, molti transfughi finirebbero proprio tra le braccia di Renzi, come Mallegni, suo amico da tempo, o come la Mastella.

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