Quello che Giuseppe Conte non dice nella risposta alla lettera di Sandrino

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-04-02

Nella giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo il premier rassicura un ragazzo autistico dicendo che il suo governo sta facendo molto per loro. Ma a conti fatti cosa ha fatto il governo del Cambiamento per autistici e persone con disabilità?

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Oggi pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha pubblicato su Facebook una lettera ricevuta da Alessandro – detto Sandrino – un ragazzo di 13 anni di Lecce che gli confida che sin da piccolo ha «problemi di autismo». Cosa chiede Sandrino a Conte? Di «dire due parole su questa nostra disabilità di cui nessuno parla» perché «noi ragazzi autistici non vogliamo essere considerati “ragazzi di serie B”». Oggi è la giornata mondiale dell’Autismo e improvvisamente molti politici scoprono che esistono anche persone cui è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico.

Conte promette che si faranno tante cose, ma non parla di soldi

Ma soprattutto Sandrino chiede a Conte e ai suo colleghi politici di «fare leggi in sostegno a noi e alle nostre famiglie». Il presidente del Consiglio risponde facendo sapere che il governo ci sta lavorando. Come? «Ho comunicato al ministro Fontana [quello che ha definito “malati” gli autistici NdR] e al sottosegretario Zoccano che dovevamo subito metterci al lavoro per adottare un “codice per le persone con disabilità”» fa  sapere Conte, ma quel testo normativo che dovrebbe riportare tutti i diritti e le facoltà delle persone con disabilità non è ancora legge. Le cose vanno a rilento, ammette il premier, «ma ti assicuro che per approvare un bel codice, un solenne decalogo dei diritti, non è tantissimo e comunque stai certo che ci stiamo lavorando intensamente».

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Però le intenzioni non bastano, servono misure concrete. E Conte lo ammette. Fa sapere quindi che ISS e Ministero della Sanità hanno siglato «degli accordi con le Regioni per utilizzare 4 milioni di euro dedicati alla realizzazione di interventi che assicurino la continuità di cura nell’arco della vita». Non dice però che quegli accordi sono stati siglati nell’ambito del Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2016 che disciplina le modalità di utilizzo del Fondo Autismo. Si tratta di un fondo istituito con la legge di stabilità del 2016 con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro che è stata raddoppiata a 10 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020 dalla Legge di Stabilità 2018 (approvata nel dicembre 2017). Cosa ha fatto di preciso il governo Conte per le persone con disturbi dello spettro autistico? Non è molto chiaro.

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Fonte

Per la verità il governo del Cambiamento non è che si sia preso cura delle persone con disabilità. Come denunciava l’ex M5S Matteo Dall’Osso moltissime persone con disabilità gravi o gravissime rischiano di restare esclude dal Reddito di Cittadinanza. E giusto un paio di giorni fa la FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, denunciava come con l’approvazione del testo del RdC il provvedimento «continua ad essere meno vantaggioso per i nuclei in povertà assoluta con persone con disabilità rispetto agli altri». Anche per quanto riguarda il tanto annunciato Codice unico sulla disabilità di cui parla Conte nella risposta a Sandrino il Presidente della Federazione, Vincenzo Falabella, fa notare come non ci siano al momento impegni di spesa. Il che significa che nella migliore delle ipotesi il Codice rimarrà lettera morta perché non ci saranno i soldi per attuarlo. Una cosa però avrebbe potuto ricordare (e pure un po’ rivendicare) Conte: l’inaugurazione del Casale delle Arti e dei Mestieri a Roma che apre oggi grazie al contributo del Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca e di Roma Capitale. Ma forse nessuno l’ha detto al premier.

Leggi sull’argomento: Antonio Maria Rinaldi, il sovranista che ha qualche problema con la democrazia su Twitter

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