Il gioco che sfotte chi ostacola il ddl Zan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-30

“Che frase userà l’opposizione per cercare di bloccarlo?”

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La discussione del testo del disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo è stato finalmente calendarizzato dalla Commissione Giustizia a Palazzo Madama. La prossima settimana partirà la discussione che, poi, porterà il testo (già approvato alla Camera lo scorso novembre, in prima lettura) per la votazione finale al Senato. Il Centrodestra ha già annunciato barricate dopo aver ostacolato il cammino del provvedimento a livello parlamentare. Ed è proprio per questo che sui social è diventato virale il gioco Ddl Zan per sfottere tutti gli oppositori di questa legge. Si tratta della creazione di “banali e paradossali scuse” che potrebbero inventare le persone che non sono d’accordo con l’approvazione di questa legge. Insomma, un modo molto semplice per strappare una risata.

Gioco Ddl Zan, iniziali e data di nascita per sfottere gli oppositori

Il gioco Ddl Zan è stato lanciato dalla pagina Instagram Toilet Club Milano. Il funzionamento è molto semplice e in linea con altre trovate simili già comparse sui social in passato su altri argomenti. Ma l’effetto comico resta garantito, visto che tutte le parole utilizzate sono in linea con le molte fake news raccontate negli ultimi mesi.

A ogni lettera dell’alfabeto corrisponde un nome (o un concetto) che, nella frase finale, ha la funzione del soggetto. Poi tocca al mese di nascita che fornisce il predicato verbale che si completerà con il finale della frase. Insomma, chi si chiama Maria ed è nata – per esempio – il 31 marzo avrà come frase in  risposta all’interrogativo “Che frase userà l’opposizione per cercare di bloccarlo (il ddl Zan, ndr)?”: “Genitore 1 cerca di bloccare Sanremo”. Insomma, risposte paradossali che – però – sono in linea con l’innumerevole serie di bufale che si leggono sui social (e sono state ripetute a sproposito anche da alcuni esponenti politici) attorno al testo della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e abilismo.

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