Fioramonti, le dimissioni su Facebook e il futuro da capo di un nuovo partito

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-12-26

Dopo averlo fatto sapere a tutti grazie alla presidenza del Consiglio, l’ex ministro della Pubblica Istruzione Lorenzo Fioramonti annuncia sulla sua pagina facebook di aver rassegnato le dimissioni già dal 23 dicembre scorso, confermando di aver deciso di dimettersi a causa dei fondi non stanziati dal governo: Non è stata una battaglia inutile e possiamo …

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Dopo averlo fatto sapere a tutti grazie alla presidenza del Consiglio, l’ex ministro della Pubblica Istruzione Lorenzo Fioramonti annuncia sulla sua pagina facebook di aver rassegnato le dimissioni già dal 23 dicembre scorso, confermando di aver deciso di dimettersi a causa dei fondi non stanziati dal governo:

Non è stata una battaglia inutile e possiamo essere fieri di aver raggiunto risultati importanti: lo stop ai tagli, la rivalutazione degli stipendi degli insegnanti (insufficiente ma importante), la copertura delle borse di studio per tutti gli idonei, un approccio efficiente e partecipato per l’edilizia scolastica, il sostegno ad alcuni enti di ricerca che rischiavano di chiudere e, infine, l’introduzione dell’educazione allo sviluppo sostenibile in tutte le scuole (la prima nazione al mondo a farlo).

La verità, però, è che sarebbe servito più coraggio da parte del Governo per garantire quella “linea di galleggiamento” finanziaria di cui ho sempre parlato, soprattutto in un ambito così cruciale come l’università e la ricerca. Si tratta del vero motore del Paese, che costruisce il futuro di tutti noi. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c’è la volontà politica.

LORENZO FIORAMONTI DIMISSIONI

Alcuni mi hanno criticato per non aver rimesso il mio mandato prima, visto che le risorse era improbabile che si trovassero. Ma io ho sempre chiarito che avrei lottato per ogni euro in più fino all’ultimo, tirando le somme solo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio. Ora forse mi criticheranno perché, in coerenza con quanto promesso, ho avuto l’ardire di mantenere la parola.

Le dimissioni sono una scelta individuale, eppure vorrei che – sgomberato il campo dalla mia persona – non si perdesse l’occasione per riflettere sull’importanza della funzione che riconsegno nelle mani del Governo. Un Governo che può fare ancora molto e bene per il Paese se riuscirà a trovare il coraggio di cui abbiamo bisogno.
Il tema non è mai stato “accontentare” le mie richieste, ma decidere che Paese vogliamo diventare, perché è nella scuola – su questo non vi è alcun dubbio – che si crea quello che saremo.

E chiude con una promessa che sa di minaccia: “Il mio impegno per la scuola e per le giovani generazioni non si ferma qui, ma continuerà – ancora più forte – come parlamentare della Repubblica Italiana”. Al suo posto è pronto ad andare Nicola Morra, mentre vedremo presto se è vero che Fioramonti si muove per creare un raggruppamento di parlamentari che vuole uscire dal MoVimento 5 Stelle per formare un altro piccolo gruppo o partitino che andrà ad appoggiare il governo Conte senza però rimanere sotto l’egida di Di Maio. Questo si raccontava nei giorni precedenti e questo sarebbe l’obiettivo a cui tende l’ormai ex ministro, che alcuni indicavano anche come possibile successore del M5S al posto di Di Maio in caso di addio.

Leggi anche: Nicola Morra: il successore designato di Fioramonti al ministero dell’Istruzione

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