Politica
Il Fatto e il conflitto d’interessi di Casaleggio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-03
Finanziare Casaleggio per avere buoni rapporti con il M5S, però, rischia di confliggere con il principio fissato dalla legge “spazzacorrotti”
Anche quest’anno la Casaleggio Associati presenterà il suo studio sull’e-commerce in una kermesse dedicata; il Fatto Quotidiano nota che ci sono molte aziende che hanno dossier aperti con il governo:
Per l’imminente appuntamento di Milano, al centro congressi della Fondazione Cariplo, e poi per quello di Roma all’università Luiss di Confindustria già otto società – nel 2017 erano la metà – hanno pagato per affiancare nome e logo alla Casaleggio Associati, una piccola azienda che fa “strategie di rete” e che nell’ultimo bilancio fatturava 1,1 milioni di euro. Oltre a Binoocle Institute, Webperfomance, la svizzera Octoplus e la multinazionale Nexi, a vario titolo impegnate in attività di e-commerce, ci sono altri sponsor che, oltre ai destini di Internet, pensano anche alle relazioni con il governo, lato M5S.
Flixbus, l’azienda che ha rivoluzionato il trasporto a basso costo sui bus; Deliveroo, l’applicazione web di consegna di cibo a domicilio; Fonarcom, il fondo interprofessionale per la formazione dei lavoratori, costituto da Confederazione italiana federazioni autonome Cifa (presente tra i “partner”) e dal sindacato Confsal. Ciascuno ha patrocinato il rapporto con una somma tra i 5.000 e i 10.000 euro.
Il circuito per il pagamento digitale Nexi ha versato soltanto 7.500 euro perché non sarà tra gli oratori, Fonarcom ha speso 10.000 perché il presidente Andrea Cafà confida di parlare a Milano. Sono cifre basse, ma che permettono alle aziende di stringere contatti con la Casaleggio Associati, il cui presidente è pure al vertice dei Cinque Stelle.
Deliveroo, infatti, è una delle aziende che impiega i famosi rider che Di Maio si era impegnato ad aiutare all’inizio del suo mandato, mentre Fonarcom, che si sostiene con lo 0,3 per cento delle retribuzioni che le imprese versano all’Inps per la formazione dei dipendenti, è un ente paritetico interprofessionale che ha guardato con grande attenzione all’arrivo del reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle. Centinaia di migliaia di italiani avranno bisogno di formazione e i centri per l’impiego(pubblici) indirizzeranno i beneficiari ai maestri della formazione, comei fondiinterprofessionali, esplicitamente citati dalla legge approvata pochi giorni fa in via definitiva. E il Fatto ricorda:
Finanziare Casaleggio per avere buoni rapporti con il M5S, però, rischia di confliggere con il principio fissato dalla legge “spazzacorrotti ”voluta dal M5S che impone trasparenza assoluta su tutte le donazioni superiori a 500 euro. Regola che vale anche per i soldi che incassa l’associazione Rousseau (presieduta da Davide), non per i contributi alla Casaleggio Associati. L’azienda non è formalmente legata al M5S, ma il suo capo sì.
Leggi anche: Verdini diventa il Grande Suggeritore di Salvini?