Evviva! Ritrovati i 25mila camici “dimenticati” da Attilio Fontana!

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-07-29

Un paio di giorni fa abbiamo raccontato che il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana aveva curiosamente affermato durante il suo discorso nel consiglio: “Resto convinto si sia trattato di un negozio corretto. Le critiche al mio operato sono doverose e legittime, ma non posso tollerare che si dubiti della mia integrità e di quella dei …

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Un paio di giorni fa abbiamo raccontato che il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana aveva curiosamente affermato durante il suo discorso nel consiglio: “Resto convinto si sia trattato di un negozio corretto. Le critiche al mio operato sono doverose e legittime, ma non posso tollerare che si dubiti della mia integrità e di quella dei miei famigliari – ha concluso tra gli applausi della maggioranza- e resta il fatto che la Regione non ha speso un euro per quei 50 mila camici“. Eppure lo stesso Fontana all’epoca aveva parlato di 75mila camici. Dove erano finiti gli altri 25mila?

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La verità è che Dama SPA era talmente felice di donarli a Regione Lombardia che aveva evitato di completare la fornitura fino ad oggi dopo l’intervento del governatore che aveva portato a trasformare la fornitura in donazione. Secondo quanto hanno scritto i giornali, l’azienda del cognato del governatore ha successivamente cercato di vendere gli altri 25mila camici ad altri clienti, non riuscendovi. Questo può aiutare a fornire un quadro più esauriente della vicenda dal punto di vista storico, a prescindere dalle responsabilità penali che andranno accertate, sulla generosità di cui stiamo parlando da qualche tempo. Ecco perché Fontana in consiglio ha parlato di 50mila camici, dimenticando gli altri 25mila. Ma tutto è bene quel che finisce bene. L’agenzia di stampa ANSA scrive infatti che oggi la Guardia di Finanza ha trovato il lotto da 25mila camici di Dama SPA e l’ha sequestrato.

I camici, ora custoditi come corpo del reato in un magazzino nella disponibilità dell’autorità giudiziaria, costituiscono il lotto non consegnato della fornitura ad Aria, centrale d’acquisto della Regione Lombardia, di 75 mila pezzi che l’azienda che detiene il marchio Paul&Shark, ha trasformato in corso d’opera in donazione per rimediare al ‘pasticcio’ venuto a galla per via del conflitto di interessi.

E quindi, appunto, alla fine la storia è a lieto fine. Se poi quei camici dovessero essere alla fine donati davvero, Fontana sarà orgoglioso di poter tornare a parlare di 75mila camici “donati”. Qualunque significato vogliate dare alla parola.

Leggi anche: Attilio Fontana sostiene che i soldi in Svizzera non sono frutto di evasione fiscale

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