Casellati bocciata all’esame del centrodestra: oltre 50 grandi elettori la impallinano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-28

Ennesima fumata nera per il Quirinale: la presidente del Senato Casellati finisce sotto quota 400, precisamente a 382 preferenze, nonostante i grandi elettori del centrodestra compatto avrebbero dovuto garantirle circa 450 voti

article-post

Roberto Fico ha letto il suo nome a ripetizione, e la velocità con la quale vengono passate le schede al banco della presidenza ha reso difficile se non impossibile tenere il conto di chi ha votato in un modo o chi in un altro: Maria Elisabetta Alberti Casellati, con i due nomi e i due cognomi combinabili in modo diverso così da poter collegare la scheda a un determinato gruppo del centrodestra, è la protagonista del quinto scrutinio per il Quirinale, il primo della giornata di oggi visto che è prevista un’altra chiama alle 17, vista l’ennesima fumata nera. “Ovviamente qualsiasi persona ragionevole con senso delle istituzioni si immagina che la presidente Casellati non stia alla presidenza quando si scrutineranno le schede col suo nome. Non ci dovrebbe essere bisogno di ricordare Scalfaro nel 1992. Il galateo istituzionale non è un optional”, aveva detto Stefano Ceccanti del Pd. Il centrodestra compatto avrebbe dovuto farle provenire 441 voti, alla fine sono stati 382. A seguire il presidente uscente Sergio Mattarella (46) e il presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo Nino Di Matteo (38).

Casellati bocciata all’esame del centrodestra: oltre 50 grandi elettori la impallinano

“Oggi abbiamo fatto la massima proposta possibile tolto il presidente Mattarella”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Montecitorio. “Non c’è una figura istituzionale superiore tolto Mattarella, che la Repubblica può esprimere, in più la presidente Casellati è una donna. Perché deve essere divisiva? E si è messa generosamente a disposizione”. Dall’altra parte il segretario del Partito democratico Enrico Letta mostra segni di cedimento: “Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni. Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese”.

Potrebbe interessarti anche