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«Esino Lario non è in vendita»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-12
Dietro l’annuncio una campagna di marketing di Eolo, azienda che porta il Wi-Fi nei piccoli centri
Esino Lario non è in vendita. Dopo la boutade del sindaco Pietro Pensa, che aveva annunciato con una pagina comprata sui giornali italiani la vendita dei luoghi-simbolo del paese.
«Esino Lario non è in vendita»
Una provocazione, quella del primo cittadino, che oggi ha rivelato la realtà in una conferenza stampa. Nessuna fontana, nessuna via crucis e nessun monumento sono veramente in vendita. Anzi: le casse dell’amministrazione sono floride, soprattutto dopo i recenti eventi che hanno visto il paese al centro delle scene, come il raduno mondiale di Wikimania. Alle spalle dell’operazione c’e’ una trovata di marketing architettata da un’azienda privata che si occupa di portare la banda larga e il wi-fi nei piccoli centri e soprattutto in montagna, Eolo.
Il numero uno dell’azienda, Luca Spada, ha oggi rivelato l’arcano durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo Lombardia e riportata dall’agenzia di stampa AGI. Eolo aveva già portato la banda larga ad Esino in occasione dell’evento Wikipedia. Ora donerà “tre milioni di euro in tre anni, uno all’anno, per perfezionare le infrastrutture digitali nei piccoli comuni; li doneremo a 100 comuni all’anno che saranno selezionati dai cittadini su una piattaforma”. Quel che e’ certo e’ che il lancio della campagna “Missione Comune” con ‘l’operazione Esino’ porterà qualche adesione in più. Esino sarà naturalmente il primo comune a beneficiare dell’aiuto dell’azienda: “Completeremo l’infrastruttura wi-fi e ricostruiremo il cinema”, ha garantito Spada.
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