Rassegna Stampa
Mentana contro i no vax ospiti in tv: “Sulla salute non si può ragionare come al Bar Sport”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-12-04
In un’intervista a Repubblica il direttore del Tg La7 Enrico Mentana spiega la sua posizione contro l’opportunità di ospitare no vax nei programmi televisivi: “Nella fase più calda della pandemia o remiamo tutti nella stessa direzione o il contagio ci sovrasterà nuovamente”
Il post in cui giovedì scorso Enrico Mentana si vantava di non aver mai ospitato no vax nel suo telegiornale ha fatto pensare a una presa di posizione contro la sua stessa rete, La7, che spesso nei suoi programmi di punta dà voce a complottisti e scettici del vaccino. “Uno come Tuiach, ad esempio, non lo avrei invitato”, dice questa mattina il direttore di Tg La7 in un’intervista a Repubblica. L’ex pugile e lavoratore portuale di Trieste, celebre per le sue posizioni ultracattoliche e la sua militanza nell’estrema destra, era comparso a Non è l’arena, ospite di Massimo Giletti, il 24 novembre. Mentana afferma di non avercela con nessun collega in particolare. “Non sono l’arbitro della partita – dice – ma sono un giocatore anch’io, e queste sono semplicemente le regole che mi sono dato nel telegiornale che dirigo”. Ma nella fase più calda della pandemia “o remiamo tutti nella stessa direzione o il contagio ci sovrasterà nuovamente”.
Mentana sui no vax ospiti nei programmi tv
Quando gli viene chiesto il motivo per cui soggetti sempre più improbabili continuano a trovare spazio in tv risponde: “Perché secondo chi li invita dovrebbero rappresentare un diverso parere. Ma sulle modalità del loro impiego ognuno risponde della propria professionalità”. Il tema è quello di mettere a confronto “un super esperto, che ha studiato per vent’anni, con un fenomeno da baraccone che ha letto quattro cose online”. E ammette anche un “errore di gioventù”, quando nel 1997 insieme a Maurizio Costanzo mise a confronto in prima serata il metodo tradizionale di lotta al cancro con il sistema del professor Di Bella: “Fu un successo – ammette – ma fu anche una cosa estremamente sbagliata, che non rifarei”. Mentana si espone poi sull’obbligo vaccinale: “Sono d’accordo, lo ripeto dal settembre di un anno fa. Sono della generazione che ha conosciuto le malattie gravi”. E sul dibattito televisivo lapidaria è una sua risposta: “Quando si parla della salute delle persone non si può ragionare come al Bar Sport con davanti la vaschetta delle noccioline”.