Opinioni

Lezioni di economia per fessi

di Costantino de Blasi

Pubblicato il 2018-10-12

Come molti di voi sanno, qualche giorno fa Michele si è dovuto, suo malgrado, confrutare l’ultimo di una lunga serie di pseudoesperti sovranisti. Gli errori storici, fattuali e logici del video “il furto del debito” sono stati spiegati magistralmente da Andrea Moro su Noise from Amerika. Quello che a me preme è prendere una piccola parte della […]

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Come molti di voi sanno, qualche giorno fa Michele si è dovuto, suo malgrado, confrutare l’ultimo di una lunga serie di pseudoesperti sovranisti. Gli errori storici, fattuali e logici del video “il furto del debito” sono stati spiegati magistralmente da Andrea Moro su Noise from Amerika. Quello che a me preme è prendere una piccola parte della complicata acrobazia logica del pentastellato GG e spiegare perché la dicotomia speculazione/risparmio ha poco senso. Acrobazia che, sia detto, è molto affascinante, tanto da essere usata continuamente da quell’altro Giggino e dai suoi più entusiasti accoliti.

L’assunto da cui parte il relatore sovranista è che i titoli di Stato sono stati trasformati in ragione di chissà quale complotto da strumenti di “risparmio” in strumenti di speculazione” ad usum delle peggiori bestie che operano sul mercato. A suffragare la tesi la notizia che a seconda che si tratti di risparmio o di speculazione persino le autorità di vigilanza cambiano. Qui tocca introdurre un elementare concetto di economia del I anno: l’utilità.

Facciamo un esempio. Il mio socio ed io dobbiamo spesso spostarci da un punto A ad un punto B. Il mio socio non guida, perché per lui l’utilità è arrivare al punto B con qualunque mezzo purché non debba bestemmiare nel traffico di Milano o sfanculare i furgoni DHL parcheggiati in doppia fila; per questo si sposta in taxi o in Uber. Io invece ho una BMW, perché nonostante il traffico e il furgone giallo che blocca tutte le mattine viale Majno amo spostarmi con la musica in the heart a palla. La mia utilità è poter scegliere cosa ascoltare (mi dimentico persino di sfanculare). Alla ricerca delle nostre rispettive utilità sopportiamo dei costi e dei rischi diversi.

Così accade sui mercati finanziari. Alcuni cercano l’utilità del rendimento, altri l’utilità della tenuta del capitale in caso di inflazione, altri ancora non cercano consapevolmente niente e l’utilità è quella di ancorarsi a vecchie e tranquillizzanti abitudini. Nessuno dei comportamenti è sbagliato in sé, perché persegue uno scopo legittimo del titolare di quell’interesse. I primi, le bestie che “speculano” per ricercare il rendimento sopportano dei rischi, e per questo vengono a volte remunerati di più. A loro sta bene così. Amen.

E’ legittimo “speculare” su un titolo di Stato? Certo che lo è. Se io scommetto oggi su Argentina e Turchia lo faccio perché mi aspetto che a) il rendimento sia congruo rispetto ai miei desideri/esigenze b) le possibilità di default, ossia di non restituzione del capitale siano sovrastimate; nel caso non fossero sovrastimate ed effettivamente perdessi i miei soldi, me la sarò cercata consapevolmente. Perché l’unica cosa importante in tutte queste vicende finanziarie è che l’investitore/risparmiatore sia consapevole. Per questo esistono 2 authority, non per altro.

P.S. ah se le authority facessero bene il loro mestiere!

P.P.S. La Consob è ancora senza presidente; quando cacchio il governo pentaleghista, che tanto tiene alle regolamentazioni, indicherà quello nuovo?

Leggi sull’argomento: La bufala delle accise sulla benzina che verranno tolte il 31 novembre

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