“Prima ascolti, poi giudichi”, l’ennesima lezione di Drusilla Foer a Pillon

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-01

Giovedì salirà sul palco dell’Ariston e affiancherà Amadeus nella conduzione della terza serata del Festival di Sanremo

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C’è chi grida allo scandalo utilizzando i social, andando a solleticare una parte di quell’elettorato che lo segue solamente per le sue posizioni contro l’omosessualità e la comunità LGBTQ+, celandosi dietro un rosario. E c’è chi, invece, risponde in modo sempre garbato spiegando con grande razionalità e acume dialettico come dietro quel che viene indicato come “diviso” sia invece un grandissimo elemento di unione e comunità. Nel giorno dell’inizio del Festival di Sanremo 2022 e a tre giorni dalla sua apparizione – come co-conduttrice – sul palco dell’Ariston nella serata di giovedì 3 febbraio, arriva l’ennesima lezione di Drusilla Foer al senatore leghista Simone Pillon.

Drusilla Foer-Pillon, l’ennesima lezione al senatore della Lega

Il parlamentare del Carroccio, nel giorno dell’annuncio fatto da Amadeus, strillò sui social tutta la sua indignazione per la scelta di Drusilla Foer nel novero delle co-conduttrici del Festival di Sanremo. Parole a cui l’artista aveva già replicato dando una grande lezione sia di dialettica che di razionalità. E oggi, sulle pagine de Il Corriere della Sera, torna ad affrontare quella polemica:

“So di essere un personaggio poco tranquillizzante. Ho avuto a che fare coi diritti Lgbtq, con la meritocrazia per le donne, il bullismo: fra queste cosine che mi piastrellano come mattonelle del bagno, se qualcuno trova uno spunto di riflessione, se posso essere portabandiera di qualcosa, sono contenta”.

È consapevole, dunque, che il suo personaggio possa far storcere il naso a qualcuno. Ma Drusilla Foer fa questo nella vita: la sua storia e le sue battaglie non parlano solamente di “normalizzazione” della normalità, ma anche di inclusione a 360 gradi, andando a toccare tantissimi temi sensisbili.

E la pietra tombale nella polemica a distanza (che, in realtà, è unilaterale e parte dalla sponda leghista) Drusilla Foer-Pillon arriva con un’altra frase che è la sintesi di quel che, troppo spesso, viene sottovalutato.

“Incasellare ciò che vediamo ci dà la sensazione di avere tutto sotto controllo. Se fossi stata una drag queen sarebbe stato più semplice: finché si vede un’estremizzazione, riusciamo a prendere le distanze, mentre per certe persone un’interpretazione è meno comprensibile. Ma io tendo a pensare che un artista prima lo si ascolta, poi si esprime un’opinione”.

E lei sarà sul palco dell’Ariston giovedì 3 febbraio. Canterà, presenterà i vari artisti che si susseguiranno, punzecchierà Amadeus. Quel direttore artistico che, quando l’ha contattata, si è limitato a chiederle: “Ti va di venire a Sanremo?”. Nessuna indicazione sul cosa fare e cosa dire. E anche il mondo dello spettacolo non vede l’ora che arrivi la terza serata.

Cremonini, uno dei tanti. Ma avrà la fortuna di essere annunciato sul palco dell’Ariston nelle vesti di grande ospite di questa edizione.

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