Come Donald Trump se l’è fatta addosso e ha cambiato idea sul Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-14

La Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato a stragrande maggioranza un pacchetto di aiuti per gli americani, colpiti dall’epidemia di coronavirus. La misura è passata con 363 voti favorevoli e 40 contrari. The Donald ha rivendicato il tutto come un suo successo

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La Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato a stragrande maggioranza un pacchetto di aiuti per gli americani, colpiti dall’epidemia di coronavirus. La misura è passata con 363 voti favorevoli e 40 contrari e ora aspetta il via libera del Senato. Il presidente Donald Trump ha espresso su Twitter il suo sostegno al disegno di legge prima del voto e chiesto a repubblicani e democratici di appoggiarlo. “Questa proposta di legge seguirà la mia direzione per test gratuiti sul Coronavirus e congedi per malattia retribuiti per i nostri lavoratori americani colpiti”, ha twittato Trump, assicurando che metterà “sempre al primo posto la salute e il benessere della famiglie americane”.

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Naturalmente è falso che il presidente abbia indicato direzioni di presidio sanitario sul Coronavirus come priorità: in questi giorni ha invece rilasciato dichiarazioni che sottovalutavano pesantemente l’emergenza e rischiato così di condurre gli USA verso il disastro sanitario. Ma l’avvicinarsi delle elezioni e il rischio di giocarsi la poltrona deve avergli fatto cambiare idea. I dati di ieri parlano di 1.268 casi di contagio da Covid-19 negli Stati Uniti, 10 giorni fa i contagi erano appena 88. Incredibilmente è lo stesso Donald Trump che il 9 marzo, esattamente quattro giorni fa, sosteneva che questo coronavirus non era una cosa poi così grave, che gli americani morivano più a causa della banale influenza che per il coronavirus (dove le abbiamo sentite certe cose?) e che quindi c’era poco di cui preoccuparsi. Il 9 marzo i casi di Covid-19 negli USA erano 546, con 22 decessi. In quattro giorni sono praticamente raddoppiati. Eppure il Presidente ancora qualche giorno fa prometteva l’impossibile: il vaccino sarebbe arrivato presto e avrebbe salvato gli americani prima ancora dell’arrivo del virus negli Stati Uniti. E non finisce qui perché l’Amministrazione Trump ha sistematicamente mentito sui preparativi all’emergenza sanitaria, arrivando a bloccare l’opera di tecnici e scienziati che avvertivano la Casa Bianca sui rischi imminenti. Da due mesi Donald Trump ha fatto qualsiasi cosa fosse in suo potere per minimizzare il problema del coronavirus. Adesso ha cambiato idea e dice che ci aveva pensato lui per primo.

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