Di Maio risponde a Di Battista: «Io più scettico sul governo con il PD»

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Dev’essere una specie di gara tra due volpi. Ieri Alessandro Di Battista è andato all’attacco di Di Maio, Conte e Grillo (che attualmente sono nel o hanno favorito il governo con il Partito Democratico) sostenendo di essere sempre stato contrario al governo con il PD. E questo nonostante il 31 agosto 2019 Di Battista avesse scritto che il PD doveva farlo il governo con il M5S e non doveva permettersi di far saltare tutto.



Oggi Di Maio su Facebook fa sapere che lui, per carità, era “quello più scettico” sull’ipotesi di governo con il PD. Uno è “sempre stato contrario” e l’altro era “quello più scettico”: siccome entrambi – così come Paola Taverna,che invece almeno ha detto in tempi non sospetti di esserlo – erano nel gruppo ristretto che decideva di trattare con il PD, a questo punto è evidente che loro due non contano nulla nel M5S anche se Di Maio ufficialmente è il capo politico.



Poi: di solito quelli scettici sui governi che si stanno per fare si dimettono dagli incarichi (vedasi Giachetti) quando i governi si fanno. Di Maio era talmente scettico che fa appena il ministro degli Esteri, mentre Dibba, non è una novità, è scettico su qualunque ipotesi che non riporti il paese al voto e lui in Parlamento. Parrebbe insomma che le cosa siano andate così: a un certo punto Zingaretti si è autoinvitato a cena a casa di Grillo, ‘sto parvenu. In realtà i comportamenti concreti del dinamico duo Dibba & DiMa dimostrano semplicemente che i due si credono delle volpi, in grado di continuare a lavorare di furbizia per chiagnere e fottere ciascuno dalla propria posizione. Il problema è che nella politica italiana, è risaputo, prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria.



EDIT: Secondo voi con chi ce l’ha l’onorevole Gallo quando dice che il M5S non ha bisogno di parolai?

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