La fuga di Di Battista in Iran

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-11-07

Il Corriere della Sera oggi torna sul viaggio di Alessandro Di Battista in Iran, annunciato ieri dal Fatto Quotidiano dopo la partenza dell’ex deputato M5S. Di Battista è reduce da un periodo personale difficile, ma anche la politica non gli riserva grandi soddisfazioni. Lui e Luigi Di Maio si erano opposti, il primo con più …

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Il Corriere della Sera oggi torna sul viaggio di Alessandro Di Battista in Iran, annunciato ieri dal Fatto Quotidiano dopo la partenza dell’ex deputato M5S.

Di Battista è reduce da un periodo personale difficile, ma anche la politica non gli riserva grandi soddisfazioni. Lui e Luigi Di Maio si erano opposti, il primo con più forza, all’avventura governativa con i nemici di sempre, il Partito democratico. Ma poi Beppe Grillo, Giuseppe Conte e la gran parte dei parlamentari hanno deciso che era meglio giocarsela, mischiando le carte in Parlamento, e non tornare a casa dopo il breve e tumultuos esecutivo con la Lega.

E così Di Battista si è ritirato in buon ordine. Qualche post per contestare il governo e molto silenzio. Ora il viaggio a Teheran, dove dovrebbe rimanere un mesetto e mezzo. Stavolta senza la moglie Sahra e senza il figlio Andrea. Terra troppo pericolosa per portarci la famiglia.

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Il quotidiano ricorda che Dibba aveva promesso un libro su Bibbiano con Fazi Editore ma nel frattempo la proposta dev’essere finita in cavalleria e quindi evoca la sua “fuga”, riportando in auge la definizione di Dibba il sommergibile che s’inabissa e scompare quando tira una brutta aria.

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